Serracchiani: il Governo intervenga su Safilo
"Riteniamo infondate le ragioni che hanno portato il Gruppo all'annuncio di un riassetto organizzativo, che prevede circa 700 esuberi in Italia" ha detto la Dem. Safilo ha spiegato che gli esuberi sono una diretta conseguenza della perdita delle licenze del Gruppo Lvmh

TRIESTE. «Chiediamo che il governo, come confermato oggi in commissione Lavoro dal sottosegretario Stanislao Di Piazza, intervenga tempestivamente utilizzando tutti gli strumenti che ha a disposizione, tra cui i contratti di solidarietà, per tenere in vita il sito industriale di Martignacco. Questo per permettere la salvaguardia dell'occupazione e favorire eventuali acquisizioni o subentri di altri soggetti». Così Debora Serracchiani, capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, commentando la riposta del sottosegretario al Mise, Stanislao Di Piazza, all'interrogazione urgente sulla vertenza Safilo di cui è prima firmataria. Confermando la sua presenza oggi al tavolo di crisi convocato a Roma al Mise, Serracchiani in una nota aggiunge: «guardiamo con molta attenzione a quanto emergerà dal tavolo di crisi, che ho sollecitato con lettera lo scorso dicembre. È bene precisare che l'occhialeria italiana non è in crisi, anzi si trova in un momento economico di rafforzamento e sviluppo. Per questo - spiega la parlamentare - riteniamo infondate le ragioni che hanno portato il Gruppo all'annuncio di un riassetto organizzativo, che prevede circa 700 esuberi in Italia già nel 2020, di cui 400 sono relativi alla sede di Longarone e 250 in quella di Martignacco (Udine), dove tra l'altro è prevista la chiusura totale del sito».
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