Safilo tagli da 30 milioni di euro sulle fabbriche

Il nuovo piano industriale presentato oggi parla di 70 milioni di risparmi in due anni, solo sulle fabbriche italiane e straniere l'impatto sarà di 15 milioni all'anno. Non si conoscono i numeri dell'impatto occupazionale.
Il quartier generale di Safilo
Il quartier generale di Safilo

PADOVA. Oggi è stato presentato il piano industriale di Safilo ai sindacati. Come anticipato ieri il risparmio di costi per il gruppo dell'occhialeria sarà di complessivi 70 milioni in due anni. Di questi 30 milioni riguardano la manifattura, e cioè per l'Italia 4 stabilimenti cui si sommano i 3 esteri. Sono 15 milioni all'anno di tagli che incideranno sia sul miglioramento delle fabbriche e sia sull'occupazione. Non si sono forniti dettagli sul numero di persone, quel che è certo è che questi risparmi dovranno esserci. Anche perchè il nuovo piano e quindi i tagli di costo, sono funzionali al rinnovo delle linee di debito, la prima scadrà a novembre 2018. Si tratta di 150 milioni di euro.

Il Cda di Safilo Group ha approvato, ieri, i conti del primo semestre 2018, chiuso con ricavi consolidati per 492,2 milioni, in calo del 4,3% rispetto al pari periodo 2017.

Un risultato che sconta la contrazione registrata nel secondo trimestre dalle vendite degli occhiali da sole in Europa e dalla continua debolezza del mercato nord americano.

In crescita invece i mercati emergenti e il business delle montature da vista. La gestione si è chiusa con una perdita netta adjusted di 10,4 milioni rispetto alla perdita di 6,6 milioni del 1H 2017.

L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 171,1 milioni (166 milioni di debito a fine marzo 2018). Previsto in miglioramento l’andamento del business nel secondo semestre, che rimanendo di norma stagionalmente più basso, non consentirà un completo recupero. L’outlook per l’intero esercizio prevede ora vendite nette in calo di circa il 3% a cambi costanti rispetto al 2017, e un margine Ebitda adjusted tra il 4% e il 5% dei ricavi (4.0% nel 2017).

L’aggiornamento del Piano al 2020 prevede vendite nette in moderata crescita rispetto al 2018 e un forte recupero della marginalità principalmente attraverso un ridimensionamento della struttura dei costi.

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