Bat raddoppia gli investimenti a Trieste
La multinazionale del tabacco, insediata da due anni nell’area dell’interporto giuliano, ha un impatto positivo sul territorio che sfiora i 18 milioni di euro l’anno

Investimenti raddoppiati – e in procinto di aumentare ancora – valore della produzione in crescita del 30% e un impatto sul territorio che sfiora i 18 milioni di euro.
A due anni dall’insediamento nell’area dell’interporto, Bat Trieste fa il punto sul valore generato a livello economico dallo stabilimento di Bagnoli della Rosandra.
A fare i conti ci ha pensato il Mib Trieste: lo studio condotto da Alberto Dreassi e Michele Bertoni ha calcolato effetti positivi per 17,8 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al 2023.
L’analisi ha preso in esame il valore aggiunto distribuito tra personale, azienda stessa (sotto forma di ammortamenti), pubbliche amministrazioni e azionista.
Dei 17,8 milioni generati, l’87% ricade sul territorio di Trieste e il 3% sul resto del Friuli Venezia Giulia.
Nel 2024 l’azienda ha operato con 341 diversi fornitori, di cui una fetta importante è rappresentata da fornitori locali, per un totale di 96 milioni di euro di acquisti.
Nel corso del 2024 gli investimenti di Bat Trieste sono raddoppiati, passando dagli 84 milioni del 2023 ai 168 milioni di euro.
Anche il valore della produzione è cresciuto: dai 23 milioni di euro registrati nell’esercizio 2023, ai 30 milioni del 2024 (+30,43%).
Sempre positivo l’utile, che nel 2024 si attesta a 1,6 milioni di euro, completamente reinvestito nell’azienda sotto forma di autofinanziamento. L’analisi condotta dal Mib ha evidenziato anche ulteriori aumenti di capitale per un totale di oltre 90 milioni di euro, confermando la strategia d’impresa già messa in atto nell’anno precedente.
«Siamo arrivati qua nel 2022 con l'obiettivo di aprire uno stabilimento, lavorare ed essere presenti in città e in regione. I numeri del Mib lo stanno confermando», ha detto l’ad di Bat Trieste, Andrea Di Paolo.
Convinto che ciò che «ha permesso di fare di Trieste un hub di produzione innovativo sono le persone. Abbiamo raddoppiato i numeri rispetto al 2023: solo due giorni fa sono entrate altre 25 persone, quindi siamo oltre le 300. Abbiamo un'età media di 33 anni, 33 nazionalità che lavorano in Innovation Hub e una media del 47% di donne in posizioni manageriali».
L’impegno della multinazionale su Trieste proseguirà.
Il presidente e ad di Bat Italia, Fabio De Petris, ha infatti annunciato per i primi di settembre l’avvio di nuovi investimenti che comporteranno anche un ampliamento della produzione.
«Ci sarà un'ulteriore espansione del Better Tomorrow Innovation Hub, che in questo momento è focalizzato sul modern oral. L'obiettivo per settembre – ha anticipato – è allargare la produzione con un'ulteriore categoria di prodotti molto importante e molto strategica per l'Italia e per il gruppo».
Riproduzione riservata © il Nord Est