Nuove tecnologie di bonifica: il rilancio di Ert in concordato

L’azienda (ex Cfm) in difficoltà ha presentato al Tribunale il suo piano e ha incontrato le organizzazioni sindacali al tavolo convocato in Regione 
MARGHERA. La sua specializzazione sono le bonifiche ambientali, con una nuova tecnologia che permette di eliminare dai terreni contaminati gli inquinanti “in situ”, senza bisogno di trasferirli in discarica. 
 
Forte di questa sua specializzazione – che ha ricevuto l’interesse di Eni ed Edison – Ert srl di Marghera (ex Cfm) ha depositato ieri il piano concordatario al Tribunale Fallimentare di Venezia che si prefigge di risanare il bilancio in rosso e di rilanciare l’azienda.
 
In concomitanza con la presentazione del piano concordatario l’amministratore delegato di Ert e i rappresentanti della Filctem-Cgil di Venezia hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, supportata per l’occasione dal responsabile dell’Unità di Crisi della Regione Veneto.
 
«Auspico che possano essere riconosciute le condizioni per una continuità aziendale, anche alla luce del confronto con il sindacato e la dirigenza», ha dichiarato l’assessore Donazzan al termine dell’incontro, «dal confronto che abbiamo avuto emergono potenzialità, nell’ambito di bonifiche e di riqualificazione del territorio, strettamente connesse alle competenze e al valore che Ert negli anni ha saputo maturare. Non ultima l’acquisizione di particolari tecnologie riconosciute meritevoli di attenzione da parte di colossi del settore quali Eni ed Edison».
 
Le prospettive future di Ert, ha spiegato l’assessore, sono legate al potenziale di commesse anche in considerazione dei contratti pluriennali già in essere con Eni e Edison e delle possibili applicazioni future sviluppabili dall’azienda di Marghera.
 
«La prossima stagione sarà quella delle riqualificazioni ambientali e certamente tra i siti di maggior interesse a livello nazionale, c’è quello di Porto Marghera», ha aggiunto Donazzan, «È quindi importante che un’azienda di tale valore e potenzialità tecnologica possa mettere a disposizione del territorio le proprie competenze».
 
Per Davide Stoppa della Filctem-Cgil il confronto con l’azienda al tavolo convocato dall’assessore Donazzan ha permesso di capire «quali prospettive ha l’azienda di salvare i posti di lavoro, grazie alle grandi competenze e professionalità del suo personale».
 
«Ci auguriamo che ora possa esserci, finalmente, un rilancio dell'azienda anche con l'intervento delle istituzioni», ha spiegato Stoppa, «I lavoratori di Ert da anni vivono sulla loro pelle le difficoltà aziendali con stipendi in ritardo e ci auguriamo possa esserci finalmente un rilancio dell'azienda anche grazie a un intervento delle istituzioni pubbliche che permetta di salvaguardare posti di lavoro e rilanciare le attività di Ert in un settore strategico come le bonifiche ambientali. Ancor più a Porto Marghera che, dopo l’annuncio della chiusura del cracking di Versalis, rischia di diventare un deserto del lavoro». —
 

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