Mion dice addio ai Benetton. E lancia Bertazzo come successore

«Sto sciogliendo le vele». Cita San Paolo Gianni Mion, manager storico della famiglia Benetton, che ha accompagnato la crescita internazionale della famiglia di Ponzano (e le sue diversificazioni), per commentare la scelta. Entrato in Edizione a 43 anni ha deciso di chiudere a fine mandato, alla fine del 2017. E lo fa avendo già individuato il suo successore.
Si tratta di Carlo Bertazzo, 51 anni, attuale direttore generale di Edizione. Il manager padovano, prossimo a lasciare la presidenza di Benetton Group in primavera, ha iniziato la carriera professionale in Banca Commerciale Italiana. Dal 1995 passa in Edizione Holding, scelto da Mion, dove è nominato responsabile finanziario. Ha ricoperto numerose cariche in Autostrade per l’Italia, Telecom, Tim, Gemina, Aeroporti di Roma. Dopo 30 anni a fianco dei Benetton Gianni Mion lascia la carica di vicepresidente di Edizione Srl, società non quotata e interamente controllata dalla famiglia trevigiana.
È stato proprio Mion a contribuire a farla diventare tra le maggiori holding di partecipazioni italiane, con investimenti nei principali settori: abbigliamento, ristorazione autostradale e aeroportuale, infrastrutture e servizi per la mobilità, immobiliare e agricolo. A fine giugno 2015 il Net Asset Value (il patrimonio netto del fondo) della società presieduta da Gilberto Benetton è pari a 10,1 miliardi di euro e le società consolidate impiegano complessivamente circa 70.000 dipendenti. «In Edizione c’è già il mio sostituto, che sta facendo bene – ha spiegato ancora – Assieme a lui c’è una squadra che sta lavorando, 40-50enni preparati, che è ora che facciano la propria storia. Per quanto riguarda la famiglia, c’è la seconda generazione dei Benetton, ma qui io non entro, sarà la famiglia a decidere come organizzarsi».
Gianni Mion era tra gli ospiti di un incontro organizzato ieri pomeriggio a Padova dalla Cassa di Risparmio del Veneto sul tema della scelta dei manager e delle ragioni del loro successo nel capitalismo familiare. «Il rapporto tra manager e famiglia è fondamentale per capire l’economia del Nordest», ha detto nell’introduzione Gilberto Muraro, presidente dell’istituto che ha ospitato la presentazione del libro “Manager di famiglia” di Bernardo Bertoldi e Fabio Corsico. «La cosa strana – ha proseguito Mion – è che quando eravamo giovani e abbiamo fatto cose da incoscienti tutti ci chiedevano di lavorare con noi, ora che siamo diventati più grandi e più grossi, e abbiamo più soldi, nessuno vuole più niente».
Mion ha trascorso la vita a fianco di una delle famiglie più importanti d’Italia. La famiglia Benetton ha sempre voluto provare, questa la sua forza, provare e anche sbagliare, ma innovare sempre». E sul futuro di Edizione non ha dubbi. «I nuovi manager saranno più bravi di me, ne sono certo – ha concluso il vicepresidente di Edizione – Io nella mia vista ho fatto molti errori, ma credo di avere una dote, quella di saper scegliere i giovani, li ho trovati sempre più bravi e intelligenti di me. Come ad esempio i manager con cui lavoro ad Edizione oppure Stefano Beraldo, assunto da me nel 1988, oggi alla guida di Ovs».
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