Messina: Intesa pronta a finanziare 50 mld per la green economy

"Siamo pronti a finanziare le aziende italiane che decidono di investire in questo settore perche' riteniamo che la somma destinata dalla Commissione europea sarebbe di circa 150 mld e noi possiamo tranquillamente sostenere 50 mld di supporto alle aziende italiane" ha detto il ceo dell'istituto di credito

MILANO. Intesa Sanpaolo e' pronta a finanziare 50 mld euro per progetti di green economy. E' quanto annunciato dal ceo e consigliere delegato della Ca' de Sass, Carlo Messina, in occasione dell'iniziativa Intesa Sanpaolo motore per lo sviluppo sostenibile e inclusivo". "Siamo pronti a finanziare le aziende italiane che decidono di investire in questo settore perche' riteniamo che la somma destinata dalla Commissione europea sarebbe di circa 150 mld e noi possiamo tranquillamente sostenere 50 mld di supporto alle aziende italiane che vogliono investire in questo settore", ha detto il top manager.

"Lo stanziamento avverra' nei prossimi anni e non in uno solo", ha aggiunto sottolineando che "l'ambiente e' un tema strategico e prioritario". Secondo Messina "tutto cio' che facciamo" sul fronte dello sviluppo sostenibile e inclusivo, "deriva dalla capacita' di fare risultati eccellenti. Generiamo stabilmente un utile superiore ai 4 mld euro e grazie ad esso possiamo fare cio' che facciamo. Noi come Intesa ci assumiamo la responsabilita' di restituire alla comunita' una parte di cio' che loro ci danno. Solo continuando a fare risultati eccellenti possiamo rafforzare le nostre attivita'" nello sviluppo sostenibile. "Intesa Sanpaolo e le persone che lavorano qui tengono al Paese e possono fare molto per la comunita'", ha detto ancora.

"Abbiamo le competenze e le persone che hanno sviluppato le conoscenze per realizzare i progetti di finanziamento. Avendo investito per primi nella economia circolare siamo riusciti a finanziere molte aziende che su questo si sono dedicate e secondo me lavorare su queste tematiche e' un volano di sviluppo per il Paese. Oggi tutti i grandi investitori istituzionali guardano con grande interesse a queste tematiche che rappresentano il futuro. Credo che sia anche interesse di tutti quegli investitori che investono nei fondi internazionali di richiedere che i proventi arrivino da aziende che operano nella sostenibilita'. chiaro che resta fondamentale generare degli utili per remunerare i propri azionisti, pero' una azienda leader ha il dovere di destinare una porzione di queste risorse alla comunita' o per chi ha bisogno".

Sull'argomento e' intervenuto anche il presidente, Gian Maria Gros-Pietro secondo cui "senza sostenibilita' non si fanno profitti. Investitori istituzionali e imprese hanno di fronte un compito storico: rispondere alla sfida del cambiamento climatico e superare un modello di sviluppo basato principalmente sulla crescita dell'output per fondarne un altro in cui la crescita sia orientata a creare valore inteso nel senso piu' integrale del termine, accrescendo il valore potenziale dello stock di risorse disponibili a cominciare da quelle naturali. E' un'evoluzione necessaria per preservare l'equilibrio del pianeta e resa possibile dalle formidabili capacita' che scienza e tecnologia hanno sviluppato negli ultimi decenni", ha aggiunto Gros-Pietro, sottolineando che "ci sara' un enorme spostamento di risorse verso tecnologie nuove".

Inoltre "verranno mobilitate masse di investimento senza precedenti che contribuiranno allo sviluppo mondiale molto piu' efficacemente di quanto possa aver fatto finora la liquidita' creata dalle banche centrali. Ne deriveranno anche opportunita' per gestire il problema della troppo diseguale distribuzione dei redditi e della ricchezza". Il presidente emerito, Giovanni Bazoli, ritiene che "Intesa Sanpaolo oltre a confermare il suo primato per efficienza e solidita' e come sostegno all'economia reale, si sta imponendo in Italia e in Europa come modello di responsabilita' sociale. Il modello di Intesa e' visto come obiettivo da seguire a livello globale. Apprezzo molto le molteplici attivita' che Intesa promuove nel sociale. La banca conferma una piena fedelta' e coerenza ai principi e ai valori delle banche confluite nel gruppo. nel suo dna", ha concluso.

A conferma dell'impegno per lo sviluppo sostenibile, la banca ha presentato due nuove iniziative del Fondo di Impatto dedicato alle madri lavoratrici o imprenditrici e alle persone ultra cinquantenni con difficolta' di accesso alla pensione. Queste misure seguono il lancio di "per Merito", il prestito senza garanzie rivolto a tutti i giovani studenti universitari in Italia che finora ha finanziato 3240 studenti di 542 atenei, di cui 265 esteri, in particolare Francia, Germania, Olanda, Regno Unito e Usa, erogando complessivamente 28 mln euro. Negli anni 15 mila giovani con un alto potenziale per se e per l'Italia hanno ricevuto un finanziamento Intesa Sanpaolo per i propri studi superiori con una erogazione complessiva di 171 mln. Complessivamente nel 2019 la Ca' de Sass ha finanziato 150 progetti con plafond Circular economy e green bond. Intesa ha distribuito tramite associazioni caritative, 8,7 mln di pasti, 519 mila posti letto, 131 mila farmaci e 103 mila indumenti, mentre il progetto "Giovani e Lavoro" ha visto coinvolti 700 partecipanti diplomati.

Anche da un punto di vista culturale la banca stabilisce un primato. Con l'annuncio dell'apertura nel 2020 di un quarto museo di Gallerie d'Italia a Torino, Intesa diventa il primo gruppo bancario al mondo ad avere 4 musei aperti al pubblico che espongono collezioni permanenti e che offrono una programmazione di mostre con propri progetti scientifici.

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