Terreni coltivati a vite sempre più preziosi: a Nord Est i valori più alti

Mediobanca: le quotazioni per ettaro ai livelli più elevati in Trentino Alto Adige e in Veneto. Il Friuli Venezia Giulia, al quinto posto, è la terza regione per incremento con un più 10%

Giorgia Pacino

 

Un buon vino, si sa, nasce da una buona terra. A determinare qualità e valore del calice non sono infatti solo le uve pregiate, ma anche il terreno in cui affondano le radici le viti. E in Italia i vigneti si confermano territori preziosi: nel 2023 il valore fondiario medio dei terreni destinati alla coltivazione di viti ha toccato i 58.100 euro per ettaro, in crescita del 5% rispetto al 2019.

Secondo il report annuale dell’Area studi di Mediobanca sul settore vinicolo in Italia, tra le prime cinque regioni per valore dei terreni tre sono a Nord Est. Al vertice della classifica si colloca il Trentino Alto Adige, dove le aree vitate hanno quotazioni medie pari a 343 mila euro per ettaro, in crescita del 7,3% rispetto al 2019.

Il primato del Trentino, secondo l’analisi, si deve alla presenza di una percentuale elevata di vini di qualità, nonché a una relativa omogeneità nel valore dei vigneti.

A livello nazionale, tra quelli che nel 2023 hanno registrato le più alte quotazioni compaiono infatti le tre aree Doc trentine del Lago di Caldaro, con un valore massimo di 900 mila euro a ettaro, e le Doc della bassa Val Venosta e della Valle d’Isarco-Bressanone, dove il range di quotazione è compreso tra i 300 e i 500 mila euro. L’ascesa del metodo classico spiega il valore dei vigneti a nord di Trento, dedicati al Trentodoc: la stima in quelle zone si aggira tra i 220 e i 500 mila euro.

Al secondo posto, con meno della metà delle quotazioni del Trentino Alto Adige, c’è il Veneto, dove il valore fondiario medio raggiunge i 141 mila euro per ettaro. Un dato rimasto pressoché costante negli ultimi anni: dal 2019 al 2023 l’aumento è stato solo dell’1,4%.

Come accade anche in altri territori a più alta vocazione vinicola – in Veneto il 10,9% della superficie agricola utilizzata è destinato alla coltivazione di viti – dietro al valore medio si nascondono grandi differenze tra le province. In regione le aree vitate più quotate sono le due Docg del Prosecco: Valdobbiadene, con una valutazione compresa tra i 300 e i 600 mila euro a ettaro, e Asolo, dove i terreni valgono tra i 250 e i 350 mila euro.

Sull’ultimo gradino del podio il Piemonte, che fa registrare anche l’incremento più robusto: il valore delle terre in regione è salito del 13,8%. I vigneti di Barolo possono arrivare a quotazioni di due milioni di euro per ettaro. Segue la Lombardia, con 74 mila euro per ettaro e una crescita dell’8,6%: qui a pesare è soprattutto la scala di valori dei vigneti Doc della collina bresciana dedicati al Franciacorta, che va dai 130 ai 250 mila euro.

Salgono in maniera ancora più decisa le quotazioni dei terreni del Friuli Venezia Giulia: il valore medio per ettaro è stimato in 69 mila euro, il 10,1% in più del 2019.

La regione che vanta il 9,8% di vigneti sulla superficie agricola utilizzata, dal Collio ai Colli Orientali del Friuli, è al terzo posto per incremento dei valori, dopo il già citato Piemonte e la Valle d’Aosta (+10,3%) e sopra persino alla Toscana (+9,1%).

A quest’ultima resta il primato di poter vantare due dei vigneti con le maggiori quotazioni in assoluto: nelle zone di Montalcino e di Bolgheri un ettaro di terreno può valere fino a un milione di euro.

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