Fuga dal lavoro: a Nord Est entro il 2029 andranno in pensione 437 mila addetti
In Veneto, terza regione d'Italia per dimensioni dell'esodo, saranno 291.200. In Friuli Venezia Giulia 75.400, pari al 14% del totale regionale

Tra il 2025 e il 2029 saranno 437.100 i lavoratori che lasceranno definitivamente gli uffici e le fabbriche a Nord Est. La maggioranza andrà in pensione, mentre una piccola parte sceglierà di ritirarsi, andare all'estero o passare al lavoro autonomo oppure lascerà per perdita dell'impiego.
In Veneto, terza regione d'Italia per dimensioni dell'esodo, saranno 291.200, in Friuli Venezia Giulia 75.400, pari al 14% del totale regionale. In tutto il Nord Est più di 400 mila persone passeranno dal mondo del lavoro all'inattività, aumentando le difficoltà per gli imprenditori che già oggi faticano a trovare personale disponibili
I conti li fa l'ufficio studi della Cgia di Mestre, sulla base dei dati elaborati dal sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il ministero del Lavoro.
In valore assoluto, le regioni più coinvolte dalla domanda di sostituzione saranno, ovviamente, quelle in cui la popolazione lavorativa è più numerosa e ha una età media più elevata. Al primo posto la Lombardia che sarà chiamata a rimpiazzare 567.700 lavoratori, seguita dal Lazio con 305.000 e, come detto, dal Veneto con 291.200.
In termini percentuali il fenomeno interesserà, in particolare, il lavoro dipendente privato: in Veneto i lavoratori privati rappresenteranno il 56,5% del totale di persone da rimpiazzare, in termini assoluti ammontano a 164.600; in Friuli Venezia Giulia il 53,6%, pari a 40.400 addetti; in Trentino Alto Adige il 50,4%, pari a 35.500 unità.
Gli alti numeri di uscite dal lavoro per raggiunti limiti di età si devono al progressivo invecchiamento dei dipendenti privati nel Paese. Lo dimostra l’andamento dell’indice di anzianità: se nel 2021 il tasso era del 61,2, nel 2022 è aumentato al 62,7 per attestarsi nel 2023 al 65,2 (+ 4 punti in soli due anni). Rispetto all’ultima rilevazione, in Italia ogni 100 dipendenti sotto i 35 anni ce ne sono 65 che hanno oltre 55 anni.
La regione che presenta l’indice di anzianità dei dipendenti privati più elevato è la Basilicata (82,7). Seguono la Sardegna (82,2), il Molise (81,2), l’Abruzzo (77,5) e la Liguria (77,3). Il dato medio nazionale è pari al 65,2.
Le regioni meno colpite dal fenomeno sono l’Emilia Romagna (63,5), la Campania (63,3), il Veneto (62,7), la Lombardia (58,6) e, con il dato più basso d’Italia, il Trentino Alto Adige (50,2). Dopo la Liguria, con un indice del 73,6, il Friuli Venezia Giulia ha il valore più elevato tra tutte le regioni del Nord.
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