Lavoro, in Fvg crescita al rallentatore

TRIESTE. La crescita dell'occupazione in Friuli Venezia Giulia tira il freno a mano, dopo i buoni risultati registrati alla fine dell'anno scorso. Nel secondo trimestre 2016 il numero di occupati si attesta infatti a 497.500: l'incremento in termini assoluti rispetto al secondo trimestre 2015 è di appena 300 unità, nonostante la regione segni allo stesso tempo un aumento dell'export decisamente superiore tanto alla media italiana quanto a quella delle regioni del Nordest (l’articolo qui sotto).
Si tratta ad ogni modo del quarto trimestre consecutivo di crescita tendenziale dell'occupazione, ma l'andamento positivo si attenua vistosamente con un +0,1%, a fronte del +1,1% nel primo trimestre 2016, del +1,7% nel quarto trimestre 2015 e del +0,5% del terzo trimestre 2015. I dati sono frutto della rielaborazione delle cifre dell’Istat ad opera di Ires Fvg, che parla di «crescita al rallentatore» davanti a un tasso di disoccupazione che torna nuovamente sopra l'8%, dopo essere diminuito sensibilmente alla fine dell'anno scorso.
Secondo il ricercatore di Ires Fvg, Alessandro Russo, «le cifre vanno lette congiuntamente al forte calo delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (-33% sempre nel primo semestre dell'anno) e alle più generali incertezze del contesto macroeconomico, testimoniate da una crescita del Pil molto debole (inferiore all'1% secondo le principali previsioni)». Russo invita poi a considerare con attenzione «la risalita del tasso di disoccupazione, che nel secondo trimestre di quest'anno è tornato sopra l'8%, aumentando di oltre un punto percentuale rispetto ai mesi precedenti» e attestandosi per l'esattezza all'8,2%, con una netta inversione di tendenza rispetto alla dinamica che aveva permesso di toccare il 6,9% alla fine del quarto trimestre 2015.
Andando ad analizzare la media del primo semestre dell'anno rispetto a quella del primo semestre 2015, il Fvg segna un aumento dell'occupazione pari a 2.700 unità (+0,6%): una percentuale che risulta più bassa tanto rispetto a quella del Nordest (+1,6%) che a quella nazionale (+1,5%), che segna un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro che nel secondo trimestre dell'anno corrisponde a un aumento di 439mila unità, nonostante i segni di rallentamento della crescita economica.
A livello nazionale, crescono in particolar modo i dipendenti a tempo indeterminato (+308mila) e a termine (+72mila), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione. Decisivo è in particolare il contributo alla crescita dato dai lavoratori più giovani, se si considera che i 15-34enni rappresentano circa metà dell'aumento riscontrato dall'Istat, con una concentrazione che è maggiore nel Nord Italia e fra i diplomati.
La rielaborazione di Ires Fvg dice inoltre che l'andamento del primo semestre 2016 ha registrato in regione un trend positivo per quanto riguarda la manodopera femminile, che aumenta del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un saldo positivo di 4.400 unità. Curva opposta a quella seguita dai lavoratori di sesso maschile: -0,6%, corrispondente a 1.600 occupati in meno. Per quanto attiene invece ai settori di attività, l'incremento maggiore è riscontrabile nel terziario, appunto quello che tradizionalmente si connota per la maggiore presenza femminile, mentre portano il segno meno tanto l'industria quanto l'edilizia, che segnano rispettivamente un -3,4% e un -15,8%. Meno significativo il +29,5% dell'agricoltura, connesso soprattutto a ragioni di stagionalità.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © il Nord Est