Lattebusche, Guerriero si dimette dopo 13 anni

CESIOMAGGIORE. Una lettera di poche righe datata 27 gennaio per annunciare le proprie dimissioni “per motivi personali” da presidente e l’uscita dal consiglio di amministrazione. Augusto Guerriero ha scelto di dare in modo improvviso un colpo di spugna a tredici anni di presidenza Lattebusche.
Il 3 febbraio il consiglio di amministrazione ha ratificato la nomina a presidente di Modesto De Cet, promosso dalla vicepresidenza, ruolo nel quale subentra Davide De Martin aveva il ruolo di consigliere. Incarichi votati all’unanimità che non possono comunque nascondere la sorpresa, soprattutto per chi, da fuori, ha sempre visto nella dirigenza della cooperativa un blocco granitico, capace di spiegare le vele nei momenti favorevoli e stringere i denti nelle difficoltà, come certamente è accaduto in questi ultimi anni.
La nomina di De Cet e De Martin garantisce certamente continuità nella gestione della principale azienda lattiero casearia del Veneto che ha chiuso il 2020 con fatturato stabile, superiore ai 110 milioni di euro, frutto del lavoro dei 350 soci. Laconica la lettera di dimissioni che il consiglio di amministrazione si è trovato tra le mani, mentre Antonio Bortoli, direttore generale della cooperativa spende parole di ringraziamento per quello che è stato un compagno di viaggio per molti anni: «Quella di Guerriero è stata una delle presidenze più longeve con ben tredici anni di carica. Una presidenza fruttuosa, contraddistinta da una serie di aggregazioni che hanno permesso a Lattebusche di crescere considerevolmente. Parlo delle latterie di Molinetto e Camazzole, di Villaverla fino a Padola di Comelico, la più recente, avvenuta nel 2017 dove di lavora solo latte biologico visto che tutti i produttori che conferiscono lì il loro latte hanno convertito la produzione. La cooperativa gli dice grazie».
Bortoli non entra nel merito dei motivi delle dimissioni di Guerriero attenendosi alla scarna spiegazione fornita nella lettera. Resta da capire se la decisione di Guerriero è frutto di una riflessione che andava avanti da tempo oppure sia stata presa d’impeto. Guerriero, tra l’altro, rappresenta Lattebusche nel consiglio di amministrazione di Agriform che proprio a gennaio si unita a Parmareggio in una nuova società nella quale la cooperativa feltrina detiene il 30 per cento. Resta da capire se manterrà il proprio posto o se lascerà anche quel ruolo. —
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