La filiera dell’arredo green per vocazione. «La sostenibilità non si fa in solitaria»

Il 96% delle aziende della filiera legno-arredo adotta materiali sostenibili nei propri processi e il 60% si approvvigiona in qualche misura da fonti energetiche rinnovabili nella produzione. Così come il 47,5% si rifornisce di materie prime o semilavorati reperibili entro 100 km e tre imprese su quattro acquistano legno certificato (Fsc, Pefc). I numeri sono contenuti nella ricerca dedicata alla sostenibilità della filiera legno-arredo, a cura di Fondazione Symbola, diffusa ieri.
FederlegnoArredo conferma il suo impegno nella sostenibilità partecipando, per la prima volta come espositrice, a Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per le tecnologie della green and circular economy in programma a Rimini dal 7 al 10 novembre. Con la Lombardia, il Veneto è la regione più rappresentativa della filiera, con il 20% del totale del fatturato italiano. Copre il 25% della produzione italiana di arredo, con oltre 7mila aziende e circa 50mila addetti.

A oggi in Italia più del 60% delle imprese ha almeno una certificazione di sistema, di cui il 31% del tipo ISO 14001 e quasi tutte le imprese considerano almeno un criterio circolare nella progettazione di prodotto. Oltre la metà ha implementato modelli di business orientati alla circolarità, oltre una su due si è concentrata sulla riciclabilità e sulla riduzione dei consumi energetici. «La Federazione ha deciso di essere protagonista attiva nel ripensamento dei modelli produttivi, nel limitare il cambiamento climatico e nel creare le condizioni affinché le aziende associate rimangano competitive sui mercati – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo –. Dare il nostro contributo è doveroso affinché un modello di sviluppo sostenibile sia davvero possibile. I risultati della Survey dimostrano come la nostra sia una filiera green per vocazione, ma il percorso è ancora lungo e complesso e nessuno può pensare di intraprenderlo da solo». Ecomondo mette a sistema gli elementi chiave che definiscono le strategie di sviluppo della politica ambientale della Ue. Per la Federazione sarà l’occasione per condividere con istituzioni, stakeholder, università, centri di ricerca e operatori del settore il percorso intrapreso, con l’ambizione di rendere la filiera del legno-arredo pioniera della Green Industry.

Dalla ricerca emerge inoltre che la maggior parte delle imprese del legno-arredo si è concentrata sulla riciclabilità (58,2%), la disassemblabilità - a fine vita il prodotto deve essere riciclabile o riutilizzabile (37,5%), il riuso (29,3%) del prodotto, sulla riduzione degli imballaggi (44%) e dei consumi energetici (54,9%). Ponendo l’attenzione sui processi produttivi si evidenzia come questi siano sempre più efficienti e competitivi: circa il 70% delle imprese ha realizzato investimenti in efficientamento negli ultimi tre anni, ottimizzando i processi produttivi per ridurre l’impatto ambientale. In particolare si evidenzia che più della metà delle imprese recupera scarti di produzione per il riutilizzo interno. Infine il 55% delle imprese sono coinvolte in accordi, programmi e progetti per l'implementazione di misure e soluzioni di sostenibilità e circolarità di processi e prodotti, il 17,9% ha attivato programmi di rigenerazione degli habitat naturali direttamente o vi partecipa e il 50% ha intenzione di farlo in un prossimo futuro.
Riproduzione riservata © il Nord Est