Elettricità e porto green: «Trieste al raddoppio della capacità di rete»
Andriolo, nuovo ad di AcegasApsAmga, fa il punto sugli investimenti in corso nel Nord Est Tra un anno i primi risultati su smart grid e idrogeno verde. E prosegue l’efficientamento idrico

È uno dei primi giorni di gran caldo a Trieste, uno di quelli in cui il sole picchia forte su piazza Unità. Lo si vede bene dalla finestra dello studio di Carlo Andriolo, ad di AcegasApsAmga, al terzo piano di Palazzo Modello. A pochi metri dalla sede della multiutility per tutta l’estate si alterneranno le grandi navi da crociera in sosta, frotte di turisti faranno la spola da un caffè all’altro in cerca di refrigerio, in ogni abitazione si accenderà almeno un condizionatore.
E con il grande caldo arriveranno anche i grandi consumi. «Come multiutility del Nord Est siamo al centro di un cambiamento importante, che ci spinge a lavorare sulle reti e sugli impianti. Quando arriveranno anche le navi con il cold ironing dovremo garantire alla città una rete stabile e resiliente. È il percorso su cui stiamo lavorando», assicura Andriolo.
A Trieste AcegasApsAmga gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica, i servizi ambientali e il ciclo idrico integrato. Entro il 2026, anche grazie ai fondi del Pnrr per la smart grid, il capoluogo giuliano sarà l’unica città italiana a raddoppiare la propria hosting capacity, ovvero la capacità di ospitare impianti produttivi sulla propria rete e di sostenere l’elettrificazione dei consumi.
«Stiamo investendo circa 20 milioni: abbiamo appena preso un finanziamento Pnrr aggiuntivo di altri 8 milioni di euro per il rafforzamento della smart grid di bassa tensione su Trieste e Gorizia. Stiamo lavorando per garantire una rete elettrica intelligente che si possa manovrare nei momenti più complessi e che possa accomodare tutti i fotovoltaici industriali e civili che si stanno affacciando sul mercato», spiega Andriolo. «Aggiungeremo 200 megawatt di potenza ai circa 200 che abbiamo già. Chiuderemo entro giugno 2026».
Da qui a un anno a cambiare non sarà solo la rete elettrica cittadina. A giugno del prossimo anno dovrebbe arrivare anche il primo idrogeno verde, prodotto dall’Hydrogen Hub che ha sede accanto al termovalorizzatore di Trieste. La multiutility del gruppo Hera è infatti partner della North Adriatic Hydrogen Valley.
«Tra i progetti per la produzione di idrogeno verde è quello che è andato più avanti», sottolinea l’ad. Un impianto fotovoltaico da 5 megawatt fornirà energia elettrica per scomporre l’acqua proveniente dal termovalorizzatore in ossigeno e, appunto, idrogeno. L’obiettivo è utilizzare il combustibile green nel trasporto pubblico locale e nei settori industriali “hard to abate”, i più difficili da elettrificare.
Poi c’è il capitolo acqua: solo a Trieste AcegasApsAmga investirà 100 milioni in quattro anni per l’efficientamento idrico. Quest’anno, anche grazie ai fondi del Pnrr, si raggiungerà quota 27 milioni. «Stiamo risanando il serbatorio Ezit con 2 milioni di euro per avere maggiori stoccaggi.
Lavoriamo per ridurre le perdite e applichiamo modelli di machine learning per gestire al meglio le pressioni», racconta Andriolo. Anche per il gas è in atto un piano di sviluppo delle reti, che prevede il potenziamento degli impianti in 18 Comuni: oltre a Trieste anche Udine e Gorizia, dove è già stato installato il 90% dei contatori digitali. Sul fronte dei servizi per l’ambiente, entro i primi mesi del 2026 arriverà a Trieste un totale di tremila cassonetti intelligenti per incrementare il tasso di raccolta differenziata, mentre a Padova prosegue l’investimento da 15 milioni per un nuovo impianto di preselezione dei rifiuti differenziati.
«Siamo un’azienda del territorio», ricorda Andriolo. Alle sue spalle la stampa di una foto d’epoca della galleria Sandrinelli. «Avere una vista integrata su energia, ambiente e acqua è importante, perché si tratta dei servizi che stanno alla base della città. Siamo qua da tantissimo e vogliamo rimanerci. Nel nostro piano industriale c’è l’intenzione di continuare a gestire servizi, perché quelli che offriamo sono di alto livello e a un costo giusto. Contiamo di rimanere qua ancora per molti anni». —
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