Porto Trieste: volumi stabili (–0,21%) e Ro-Ro in aumento (+5,28%)
Resi noti i dati del primo semestre 2025. Il traffico crocieristico registra 106.812 passeggeri (–13,90%), confermando comunque la presenza stabile di questo segmento all’interno della programmazione stagionale dello scalo.

Il primo semestre del 2025 si chiude con una situazione sostanzialmente stabile per il porto di Trieste: sono state movimentate 28.747.489 tonnellate di merce (–0,21%) rispetto al 2024, mantenendo i livelli dell’anno precedente, in un contesto segnato da una congiuntura internazionale complessa e dalla rimodulazione del comparto container legata alla cessazione dell’alleanza 2M.
Le rinfuse liquide si attestano a 19.772.629 tonnellate (–0,34%), mentre le merci varie raggiungono 8.919.910 tonnellate (+0,15%).
A trainare il semestre è il comparto Ro‑Ro, che si conferma in crescita con 155.391 unità transitate (+5,28%). L’Autostrada del Mare ha contato 477 toccate nei primi sei mesi dell’anno, rispetto alle 401 dello stesso periodo del 2024 (+18,95%), a testimonianza della solidità dei collegamenti con la Turchia e della piena funzionalità del corridoio adriatico nelle relazioni commerciali con il Mediterraneo orientale.
Il settore container chiude il primo semestre con una lieve flessione: 383.008 TEU movimentati (–1,74%). Il traffico “hinterland” (gateway diretto) si attesta a 273.758 TEU (+5,30%), mentre il transhipment si ferma a 109.250 TEU (–15,85%).
Le rinfuse solide totalizzano 54.950 tonnellate (–7,95%). Tra le sottocategorie si segnalano i cereali, che raggiungono 39.598 tonnellate (+24,24%), e i prodotti metallurgici, che toccano 1.150 tonnellate (+100%).
Il traffico crocieristico registra 106.812 passeggeri (–13,90%), confermando comunque la presenza stabile di questo segmento all’interno della programmazione stagionale dello scalo.
Sul fronte ferroviario, i treni movimentati sono stati 4.058 (–0,78%). L’asse di Tarvisio continua a risentire delle conseguenze legate all’interruzione della linea dei Tauri, durata quasi un anno e conclusasi a metà luglio, cui si aggiungono i lavori tuttora in corso sulla Pontebbana, con fine prevista per i primi di agosto. La situazione infrastrutturale non ha ancora consentito un recupero nelle performance dei collegamenti via ferro.
Passando al porto di Monfalcone, il semestre si chiude con un rialzo a doppia cifra per i volumi totali: 2.321.950 le tonnellate movimentate (+37,89%), trainate dalle rinfuse solide, salite a 1.925.503 tonnellate (+45,51%). I prodotti metallurgici, che rappresentano la componente principale, si attestano a 1.777.800 tonnellate (+42,20%), mentre i cereali crescono a 29.975 tonnellate (+137,33) e i materiali per edilizia a 51.720 tonnellate (+86,16%). I prodotti chimici, in particolare l’urea proveniente da Egitto e Algeria, totalizzano 47.500 tonnellate (+45,71%).
Nel traffico dei veicoli commerciali si contano 54.442 mezzi transitati (+23,02%), mentre i treni movimentati nello scalo monfalconese sono stati 1.146 (+25,25%), confermando il rafforzamento della componente intermodale su Portorosega.
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