Porto di Venezia, Salvini firma la nomina di Matteo Gasparato
Otto decreti a firma del ministro «verso il rafforzamento strutturale del sistema portuale italiano, fulcro della logistica, dell’interscambio marittimo e della competitività internazionale del nostro Paese». Tutti i nomi

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato i decreti che nominano i nuovi presidenti di otto Autorità di Sistema portuale, completando così un passaggio istituzionale fondamentale per la governance dei rispettivi scali marittimi.
Le nomine riguardano:
• Francesco Benevolo, presidente AdSP Mare Adriatico centro settentrionale;
• Giovanni Gugliotti, presidente AdSP Mar Ionio;
• Davide Gariglio, presidente AdSP Mar Tirreno settentrionale;
• Raffaele Latrofa, presidente AdSP Mar Tirreno centro settentrionale;
• Eliseo Cuccaro, presidente AdSP Mar Tirreno centrale;
• Matteo Gasparato, presidente AdSP Mare Adriatico settentrionale;
• Paolo Piacenza, presidente AdSP Mari Tirreno meridionale e Ionio;
• Domenico Bagalà, presidente AdSP Mare di Sardegna.

Con queste nomine, si legge in una nota, «il Mit conferma l’attenzione verso il rafforzamento strutturale del sistema portuale italiano, fulcro della logistica, dell’interscambio marittimo e della competitività internazionale del nostro Paese. Inoltre, nella stessa giornata, anche la Camera dei Deputati ha dato parere favorevole alla nomina di Marco Consalvo a presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale».
La nomina era già stata approvata precedentemente dal Senato, confermando la piena legittimità e il sostegno istituzionale a questa scelta.
Il Ministero e il Governo ribadiscono l’impegno a garantire che tutti gli enti portuali del Paese possano operare al meglio, per evitare paralisi amministrative e favorire la massima efficienza del settore.
Il profilo di Matteo Gasparato
Veronese, 50 anni, Matteo Gasparato si definisce un manager con la politica come prima passione. Laureato in Giurisprudenza, ha lavorato a lungo nel settore bancario, ricoprendo ruoli direttivi in Unicredit e Monte dei Paschi di Siena. Dal 2011 guida il Consorzio Zai – Interporto di Verona, punto di riferimento per lo sviluppo territoriale e la logistica del Quadrante Europa, uno degli hub intermodali più importanti d’Europa.
Dal 2014 è anche presidente della UIR, l’associazione nazionale che riunisce gli interporti italiani, incarico per il quale è stato riconfermato tre volte. Parallelamente all’attività manageriale, Gasparato ha mantenuto un forte legame con la politica: per dieci anni consigliere di circoscrizione, poi coordinatore di Forza Italia a Verona e consigliere comunale dal 2007 al 2012.
Fondatore e presidente dell’associazione civica Verona Domani, oggi è vicino a Fratelli d’Italia. Dopo la recente riconferma ai vertici del Consorzio Zai, ha annunciato la volontà di lasciare la presidenza per favorire la transizione verso una nuova guida, pur restando nel consiglio per un periodo limitato. Rimarrà invece saldo alla guida di Verona Domani, la sua creatura politica.
La dichiarazione dopo la nomina
«Ringrazio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il Governo per la fiducia. Assumo un incarico che mi onora e che avrà al centro la ricostruzione del legame storico e funzionale tra Venezia, Chioggia, la laguna e il porto, rilanciandolo in chiave economica, produttiva e ambientale» ha dichiarato Matteo Gasaparato dopo la nomina.
Confido, oltre che nella mia esperienza maturata in oltre quindici anni nel settore della logistica, nelle competenze dell’Ente e nella collaborazione con l’Autorità marittima e con le istituzioni coinvolte nella gestione del sistema portuale lagunare. Dobbiamo dare impulso allo sviluppo di Porto Marghera e Chioggia, completando i progetti strategici e avviandone di nuovi per valorizzare le aree e creare una rete produttiva integrata con il trasporto marittimo.
La realizzazione del nuovo terminal in area Montesyndial rappresenta un passaggio chiave per accrescere la rilevanza del porto di Venezia. Ma altrettanta attenzione va dedicata alle connessioni terrestri e all’accessibilità nautica, potenziando l’intermodalità e la sicurezza della navigazione in tutti i canali portuali, in armonia con la salvaguardia della laguna garantita dal MoSE.
Obiettivi ambiziosi ma concreti, che troveranno sintesi nel nuovo Documento di Pianificazione di Sistema Portuale, destinato a tracciare la crescita di medio e lungo periodo, anche per il comparto crocieristico.»
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