Patto per la logistica, Pellegrini: «Trieste è il porto della Slovacchia»
Il Capo di Stato ha incontrato nel capoluogo Fedriga, Dipiazza e i vertici dell’Authority: «Collegamento ferroviario cruciale»

«Il porto di Trieste è il porto della Slovacchia». La dichiarazione del Presidente della Repubblica Peter Pellegrini non lascia spazio a dubbi. Il Capo di Stato slovacco, in visita ufficiale ieri a Trieste, ha voluto così rimarcare l’importanza – definita «cruciale» – dell’hub logistico regionale e del collegamento ferroviario con Bratislava per le prospettive economiche del Paese. E non solo. Perché, come è stato sottolineato nell’ambito degli incontri di ieri dallo stesso Pellegrini, la direttrice Trieste-Bratislava assume una rilevanza ancora più strategica per i collegamenti verso l’Ucraina, anche nell’ottica della ricostruzione postbellica.
«Le nostre relazioni economiche cresceranno nel futuro – ha affermato –. Intendiamo rafforzare il collegamento ferroviario con la Slovacchia, che già nel 2024 ha contato più di 500 treni partiti da Trieste in direzione Bratislava. Un corridoio che sarà molto utile anche per la ricostruzione dell’Ucraina quando la guerra sarà finita».

La tappa in regione, organizzata dal Consolato onorario della Repubblica slovacca a Trieste nell’ambito della visita ufficiale di Pellegrini in Italia, dopo il primo incontro a Campoformido è proseguita nel capoluogo nella sede della Capitaneria dove il Capo di Stato ha incontrato il governatore Massimiliano Fedriga, il sindaco Roberto Dipiazza, il commissario straordinario e il prossimo presidente dell’Autorità di sistema portuale Vittorio Torbianelli e Antonio Gurrieri.
Quindi Pellegrini ha visitato il porto a bordo della motovedetta Corsi della Capitaneria, accompagnato dal comandante Luciano Del Prete e alla presenza anche dell’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen. Visita via mare che ha offerto l’opportunità per ribadire il ruolo strategico dello scalo giuliano nei collegamenti tra Adriatico ed Europa centro-orientale e la volontà condivisa di sviluppare ulteriormente i servizi intermodali e ferroviari che connettono Trieste con la Slovacchia e il partenariato economico.

Un dato promettente è quello della crescita attesa già per il 2025: è previsto un aumento del flusso di merci sulla direttrice Trieste-Bratislava pari al 15% rispetto allo scorso anno.
«Questo incontro ha confermato il ruolo di Trieste come sbocco sul mare per la Slovacchia e punto di riferimento logistico per l’Europa centro-orientale – ha affermato al termine Fedriga –. Noi siamo sempre di più lo snodo che collega il centro dell’Europa al mondo attraverso il mare. È l’asset strategico del nostro territorio, un’opportunità enorme per le nostre imprese». Fedriga ha ricordato che la regione punta a diventare un hub protagonista nel corridoio logistico Imec (India Middle-East Europe Economic Corridor) e che la Slovacchia è ricca di porti fluviali e centri intermodali, ma priva di sbocco al mare: da qui l’importanza essenziale del collegamento col porto triestino.
Nel corso del colloquio Pellegrini è tornato sulla necessità di rafforzare i collegamenti ferroviari tra lo scalo portuale giuliano e Bratislava e sul ruolo fondamentale della storica infrastruttura a Cierna nad Tisou, corridoio che funge da cerniera tra Europa e Ucraina, visto che segna il punto di scambio tra lo scartamento ferroviario europeo e quello dell’area ex sovietica. Corridoio su cui il governo slovacco ha già compiuto molti investimenti grazie a fondi europei, e che può rappresentare il presupposto per lo sviluppo ulteriore degli scambi tra l’Europa centro- orientale e il Fvg.
Concetti su cui è soffermato anche il l console onorario della Repubblica slovacca a Trieste, Luca Davide Farina: «Le relazioni con la Slovacchia sono già forti e ricordiamo che si parla di una realtà significativa dal punto di vista economico, visto che è il primo Paese al mondo per produzione pro capite di automobili. La presenza dello snodo di scambio per lo scartamento è un vantaggio competitivo importante anche pensando al collegamento per il trasporto delle merci con l’Ucraina. Trieste si candida così a consolidare il suo ruolo di porto di riferimento per il corridoio Imec». Nella delegazione slovacca era presente anche l’ambasciatore in Italia Karla Wursterová. —
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