Gestione integrata del traffico, Autostrade e Fvg Strade alleate

Le società condivideranno fino alla fine del prossimo anno piani e programmi, con l’obiettivo di definire una gestione integrata della logistica

La redazione

Autostrade Alto Adriatico e Fvg Strade condivideranno fino alla fine del prossimo anno piani e programmi, con l’obiettivo di definire una gestione integrata della logistica. L’accordo è stato sottoscritto ieri a Trieste dai presidente delle due società, Marco Monaco e Simone Bortolotti, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante. Centrale nell’intesa lo scambio di informazioni riguardanti il traffico veicolare sulle tratte stradali di competenza, attraverso la conoscenza reciproca dei processi e dei sistemi tecnologici attualmente in uso così da definire progetti comuni, anche a carattere sperimentale.

«L’incrocio dei dati di traffico, anche con l’Autorità di sistema portuale e Rfi, permette non solo di rispondere alle emergenze, come gli incendi sul Carso, ma anche di prevenire situazioni di crisi, come la chiusura dell’autostrada slovena H4», ha rilevato l’assessore Amirante. Per Autostrade Alto Adriatico l’accordo arriva dopo quelli con l’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale e con Trieste Airport in un 2025 che si chiuderà con un’ulteriore crescita dei transiti (54 milioni quelli attesi entro fine anno, due in più rispetto al 2024), come sottolineato dal presidente Marco Monaco.

«La nostra rete autostradale è diventata baricentrica nei flussi da e verso il Centro Est Europa e il Nord Italia, ma lo può essere ancor di più se si perseguono finalità comuni con tutti gli attori della logistica – ha aggiunto –. Oggi, più che mai, è necessario costruire una rete di progetti integrati e sostenibili affinché il Nordest e questa regione in particolare diventi un polo intermodale strategico al servizio del territorio».

Per Fvg Strade, che ogni anno gestisce 9 mila pratiche relative a trasporti eccezionali, un dato in crescita, è «fondamentale gestire al meglio un’attività che ha ricadute dirette a livello economico, sapendo quali possono essere gli itinerari», ha affermato da parte sua il presidente della società Bortolotti, preannunciando il via di un tavolo con grandi realtà industriali che «avevano delocalizzato a causa dei limiti di portata di alcune infrastrutture». L’atto risulta strategico soprattutto in funzione del traffico merci con l’obiettivo di ottimizzare la gestione della logistica e dei flussi di transito, ad esempio dal porto di Trieste verso Venezia e viceversa.

 

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