Ferrovie, la spinta di Ferraris: «Veneto snodo europeo, investimenti per 21 miliardi»
L'amministratore delegato della società ha fatto il punto sui cantieri aperti in regione:«Il completamento dell'alta velocità fino a Padova sta avanzando come da programma»

«Nei prossimi dieci anni investiremo oltre ventuno miliardi di euro per rafforzare il ruolo strategico del Veneto come punto nevralgico e di snodo del traffico passeggeri e delle merci per l'Italia e l'Europa». Ne è convinto Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, che ieri a Venezia ha fatto il punto sullo stato degli interventi infrastrutturali, su tutti il completamento dell'alta velocità da Verona a Padova, fondamentale per lo sviluppo dei prossimi anni dell'intero Nord Est.
«I cantieri stanno avanzando come da programma», ha aggiunto Ferraris, «una grossa parte di questi sono legati ai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e quindi al rispetto delle scadenze del giugno 2026».
Parole che mettono dunque in sicurezza un'opera strategica che il governo Draghi aveva inserito all'interno del Pnrr nella tratta fino a Vicenza e garantito il proseguimento fino a Padova grazie al Fondo complementare al Pnrr. I primi due lotti dell'opera (il percorso da Verona a Vicenza e l'attraversamento del capoluogo berico) prevedono un investimento complessivo stimato in 4,8 miliardi di euro. Ci sono poi 25 milioni di euro per la progettazione della Vicenza-Padova, che dovrebbe essere completata entro il 2029 con altri 1,5 miliardi di euro previsti proprio dal Fondo complementare al Pnrr.
«Tutti i lavori sono in linea con i tempi previsti dal Pnrr», ha quindi garantito Ferraris, «e contiamo di ultimare i cantieri dell'alta velocità nel lotto compreso da Verona sino alle porte di Vicenza in tempo per usufruire dei finanziamenti».
Ma ieri a Venezia è stata posata la prima pietra di un'altra opera fondamentale per il Nord Est. «È una giornata molto importante», ha infatti aggiunto l'amministratore delegato di Ferrovie, «parliamo di 8 chilometri di rete ferroviaria, che sono pesanti anche se possono sembrare pochi, perché connettono Venezia al resto del mondo in modo integrato. È un esempio chiaro della strategia di multimodalità del gruppo, per connettere varie forme di trasporto. Parliamo di collegare sempre di più il trasporto aereo con la linea ferroviaria».
L'obiettivo, sottolineato da tutti i partecipanti, è quello di rispettare la scadenza delle Olimpiadi Milano-Cortina che si apriranno a febbraio del 2026. «Sarà un'opera strategica» ha aggiunto Ferraris, «proprio in vista delle Olimpiadi invernali, perciò dobbiamo correre davvero come dei treni, perché dobbiamo completare i lavori entro il 2025, per accogliere i turisti e gli sportivi che arriveranno».
Per il completamento dell'opera è stato nominato come commissario straordinario di governo Vincenzo Macello, vice direttore generale Network Management Infrastrutture di Rfi e commissario anche per il completamento dell'alta velocità. Macello ha sottolineato come il collegamento ferroviario con l'aeroporto Marco Polo sia stato inserito tra le opere strategiche del progetto Cantieri parlanti, l'iniziativa delle Ferrovie dello Stato in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Un'operazione di trasparenza», come è stato spiegato ieri, «per illustrare i vantaggi dell'opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli collocati all'interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri».
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