Centro congressi di Padova al rush finale: apertura nel febbraio 2021

Una struttura  da 24 milioni di euro che promette di essere all’avanguardia, al quinto posto in Italia per capienza, subito dopo la “Nuvola” di Fuksas a Roma. Ipotizzati trenta eventi all'anno
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA IN FIERA. VISTA CENTRO CONGRESSI
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA IN FIERA. VISTA CENTRO CONGRESSI

PADOVA. Fuori dall’eventuale accordo con Veronafiere ma pronto ad aprire i battenti a febbraio 2021, Covid permettendo. È il nuovo centro congressi in fase di ultimazione con una capienza complessiva che arrivano fino a 3.600 posti. Superato il blocco durante le fasi più difficili del lockdown, il cantiere è arrivato alla fase finale con la chiusura prevista entro l’anno e poi il tempo dell’omologazione. I primi congressi internazionali potrebbero essere ospitati già nella primavera del prossimo anno.

Una struttura che promette di essere all’avanguardia, al quinto posto in Italia per capienza, subito dopo la “Nuvola” di Fuksas a Roma. L’edificio padovano firmato dall’archistar giapponese Kengo Kuma, offre una estrema modularità degli spazi interni capaci di garantire una collocazione tra le più promettenti sul mercato. Ci sarà una sala centrale, la sala Giotto che può ospitare fino a 1.600 partecipanti e poi la sala Mantegna che ne può accoglierne fino a mille. In mezzo una serie di diverse alternative che portano anche ad ospitare fino a 16 eventi contemporaneamente.

Per quanto riguarda l’organizzazione di congressi la Fiera di Padova ha già una lunga esperienza: nel 2019 il padiglione 11 ha ospitato 40 eventi, la metà dei quali oltre i 250 partecipanti.

Il primo anno di attività del centro congressi prevede di ospitare 30 eventi di queste dimensioni per un totale di circa 10 mila congressisti. La progressione attesa (purtroppo sempre Covid permettendo) è quella di raggiungere nel 2024 circa 70 grandi eventi e dunque oltre 40 mila congressisti.

Per realizzare il centro congressi Comune e Camera di commercio hanno investito circa 24 milioni di euro per un polo che ha l’ambizione di acquisire centralità in tutto il Nordest scommettendo sulla sinergia con l’ateneo e sulla nuova vocazione di un quartiere che ospiterà non solo padiglioni fieristici ma anche il Competence center del Nordest, il parco scientifico tecnologico Galileo Visionary Distrcit, e la scuola di Ingegneria del Bo nel Padiglione 2. —

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