Autostrada Venezia-Trieste: «Nessun aumento ai pedaggi»

Alto Adriatico ha inviato una lettera al Mit. Il piano finanziario: 1,9 miliardi di investimenti

La redazione
Il casello autostradale del Lisert
Il casello autostradale del Lisert

 

Nessun incremento ai pedaggi. Società Autostrade Alto Adriatico, concessionario della Venezia-Trieste, ha inviato martedì una lettera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per confermare l’intenzione di non richiedere alcun incremento tariffario dei pedaggi per l’anno 2026 sulla rete di propria competenza.

La decisione arriva in coerenza con l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario e del Piano Finanziario Regolatorio, approvato dal Consiglio di Amministrazione, trasmesso al Ministero a fine luglio 2024 e ripresentato a settembre di quest’anno, ancora in fase di approvazione.

Il Piano prevede 1 miliardo 895 milioni di euro di investimenti nel periodo concessorio, fino al 2053. Il cuore degli interventi resta il completamento della terza corsia dell’A4, tra cui gli 870 milioni di euro relativi al tratto San Donà di Piave–Portogruaro, aggiudicati nella scorsa estate.

Nel Pef è stata recepita la crescita dei costi delle materie prime, che ha inciso per circa 600 milioni di euro rispetto alle previsioni fissate nella seconda metà del 2021, quando venne sottoscritto l’ultimo aggiornamento dell’Accordo di Cooperazione. A questa dinamica si aggiunge la necessità di programmare, nell’arco dei prossimi 30 anni (ovvero per l’intera durata della concessione), nuovi investimenti per 370 milioni di euro destinati alle manutenzioni straordinarie per la ricostruzione delle opere d’arte più datate – dai cavalcavia ai ponti – a tutela delle condizioni di sicurezza della rete.

Nonostante il peso degli investimenti e il contesto inflattivo, la Società conferma la linea del tariff freeze.

«Si tratta di una scelta coraggiosa, in decisa controtendenza rispetto al mercato di riferimento e al riconoscimento di indennizzazione dell’inflazione, ma in linea al raggiungimento dei nostri equilibri economico-finanziari e soprattutto nella chiara direzione di favorire le realtà economico locali e gli stessi lavoratori e famiglie» ha spiegato il presidente della concessionaria Marco Monaco.

La società ricorda infine che i pedaggi sulla rete gestita sono invariati dal 2018, quando si registrò l’ultimo incremento, contenuto e pari all’1,88%. 

Riproduzione riservata © il Nord Est