Agsm Aim, 2024 da record: l’utile netto a 53 milioni
Approvato il bilancio e i dividendi per i Comuni: 28,9 milioni a Verona e Vicenza. Il presidente Testa: «Ora un piano industriale per stringere alleanze strategiche»

L’assemblea di Agsm Aim ha approvato il bilancio e la rendicontazione di sostenibilità 2024, con utili e dividendi record. Infatti, a fronte dei 53 milioni di utile netto è di ben 28,9 milioni di euro il dividendo per i due soci pubblici (18,24 milioni al Comune di Verona e 11,56 milioni al Comune di Vicenza).
Oltre a questi importi, da segnalare i quasi 15 milioni di euro erogati in bonus sociali, 5,71 milioni di euro destinati ad art bonus e più di un milione di euro a sostegno di eventi e manifestazioni del territorio. Preoccupante la cifra dei clienti che hanno beneficiato del bonus: 122mila persone in difficoltà, 70mila di queste per l’energia elettrica e 52mila per il gas.
«Siamo orgogliosi di questo bilancio record, che comprende anche investimenti per 137 milioni di euro» ha detto il presidente Federico Testa «ma dobbiamo guardare al futuro, per cui a giugno approveremo il piano industriale, quindi affronteremo la competizione sempre più aspra per conservare e acquisire clienti, facendo capire bene che scegliere Agsm Aim significa anche ottenere buoni servizi e crescita per il territorio, e infine dovremo guardare ad alleanze per ragionare di sinergie industriali».
Su quest’ultimo punto Testa si riferisce in particolare ad Ascopiave, ma non solo, con cui la multiutility veronese/vicentina sta ragionando della possibilità di acquisire in joint venture impianti di fonti rinnovabili e di eolico off-shore. Intanto nel 2024, l’energia elettrica da rinnovabili è cresciuta del 28,1% sul 2023, producendo 317,5 GWh. Interessante anche la performance del teleriscaldamento.
L’energia termica prodotta e immessa in rete (309,3 GWht) è cresciuta del 3,6%, nonostante le temperature invernali più alte registrate nel corso del 2024. Le reti di teleriscaldamento, con una lunghezza di 200 km, servono l’equivalente di 68.935 appartamenti e 140.910 abitanti.
È un fronte che le due città vogliono sviluppare, tanto che a Vicenza si vuole collegare la rete cittadina alle acciaierie, mentre Verona conta di passare dal metano alla geotermia.
«Abbiamo costituito una società che ha già i diritti di trivellazione per aprire quattro pozzi intorno a Verona» afferma Federico Testa, «in città la geotermia, con la disponibilità di acqua ad alta temperatura, è una realtà consolidata come dimostrano le Terme di Caldiero. Trivellare la falda altrove significa scendere di 2.500 metri, mentre da noi sono anche mille metri in meno. Pensate cosa significherebbe per ospedali e scuole poter disporre di questa energia naturale». Sul fronte dei servizi smart e di efficienza energetica, infine, Agsm Aim gestisce 82 mila punti luce (+3,6% sul 2023), il 90% dei quali è stato efficientato grazie all’uso di fonti luminose a Led con un risparmio non solo di inquinamento luminoso, ma anche di emissioni di gas serra.
Parole di apprezzamento sono giunte dai due soci, rappresentati dall’assessore all’ambiente Tommaso Ferrari, per il Comune di Verona, e dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai. Possamai si è detto felice che finalmente si possa parlare della società per i risultati importanti e non più per litigi e polemiche sulla governance. Ferrari ha sottolineato la crescita di valore per l’azienda e per il territorio. Concetto ribadito anche dal Vicepresidente di Agsm Aim Stefano Fracasso, parlando di una multiutility vicina alle famiglie e alle imprese, e lodando l’operato dell’amministratore delegato Alessandro Russo, che un anno fa ha preso il posto del contestato Stefano Quaglino.
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