Infrastrutture: Furlan, governo cambi atteggiamento e sblocchi subito 100 miliardi di opere

«Abbiamo oltre 150 vertenze aperte al ministero dello Sviluppo di cui non si vede nessuna evoluzione positiva, e il governo deve cambiare atteggiamento sulle opere infrastrutturali». Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, durante una incontro a Padova

PADOVA. «Abbiamo oltre 150 vertenze aperte al ministero dello Sviluppo di cui non si vede nessuna evoluzione positiva, e il governo deve cambiare atteggiamento sulle opere infrastrutturali: abbiamo circa 100 miliardi di opere già finanziate che vanno sbloccate per rendere il nostro Paese competitivo, e anche per garantire il diritto alla mobilità in sicurezza».

Lo ha detto Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, durante una incontro a Padova. Per Furlan «il vero tavolo che deve partire e che manca è quello su crescita e sviluppo: vedo tutti seduti a non ragionare di questo aspetto, e non ci possiamo arrendere a essere un Paese a crescita zero».

Il taglio del cuneo fiscale ha aggiunto «è l'inizio di un percorso per irrobustire le buste paga dei lavoratori, ma la partita vera sarà quella sulla riforma del Fisco». Per Furlan «la riforma fiscale dovrà riequilibrare la tassazione molto pesante sul lavoro alla tassazione molto meno pesante sulle rendite finanziarie. Non mi riferisco ai titoli di Stato, ma a tutto quel mondo della finanza speculativa dove il peso della tassazione è nettamente inferiore al peso su buste paga e pensioni, nemmeno la metà. Le nostre proposte mirano a far pagare meno tasse a chi oggi ne paga troppe».

Per quanto riguarda Quota 100, infine, Furlan ritiene che «tutta la discussione su questo aspetto rischia di deviare l'obiettivo dalla riforma complessiva della previdenza».

Riproduzione riservata © il Nord Est