Wärtsilä, i lavoratori approvano l’accordo

Ratificata l’intesa raggiunta al ministero delle Imprese che assicura il mantenimento della produzione a Trieste fino a settembre 2023 e garantisce un percorso per la reindustrializzazione

Lasorte Trieste 03/09/22 - Corteo, Manifestazione, Wartsila
Lasorte Trieste 03/09/22 - Corteo, Manifestazione, Wartsila

Con 11 voti contrari su 800 votanti, i lavoratori di Wärtsilä hanno approvato l’accordo raggiunto il 30 novembre al ministero delle Imprese che assicura la prosecuzione della produzione nel sito di Bagnoli della Rosandra (Trieste) fino a settembre 2023, e definisce l’impegno – anche delle istituzioni – per individuare progetti di reindustializzazione che assicurino prospettive agli attuali occupati della multinazionale finlandese in Italia.

Dopo la ratifica dell’accordo, ora azienda e Rsu stabiliranno i tempi per la ripresa della produzione.

Si stima che i cancelli della fabbrica, sempre presidiati, vengano riaperti la settimana prossima e, con l’arrivo dei materiali, la produzione riprenda progressivamente.

Analogamente, anche per quanto riguarda i motori destinati alla Fincantieri, è prevedibile che la loro consegna avvenga la settimana prossima.

La sede della Wartsila a Bagnoli
La sede della Wartsila a Bagnoli

Soddisfazione del sindacato sull’esito dell’assemblea. Per Antonio Rodà, Segretario Uilm Trieste Gorizia «i lavoratori hanno compreso che questo non è affatto l’accordo che risolve la situazione ma è propedeutico ad un percorso di reindustrializzazione che si articolerà nei prossimi mesi e che mira a garantire nel frattempo la continuità dei salari. Anche se dovessero calare le commesse l’accordo prevede un intervento degli ammortizzatori sociali e nello specifico dei contratti di solidarietà per superare la contingenza. Riteniamo peraltro che quello fatto sia stato un buon lavoro, anche con l’impegno di Governo e istituzioni».

Per Alessandro Gavagnin della Fim Cisl, «l’approvazione dei lavoratori è un segnale importante che ci da più forza in questa seconda fase, la fase del futuro e della reindustrializzazione. Seguiremo come scritto nell’accordo e monitoreremo i nuovi carichi di lavoro da oggi a fine settembre. La tappa più importante sarà a gennaio quando verrà presentato il piano industriale triennale per tutte le attività ritenute ancora strategiche e che rimarranno in Italia».

Riproduzione riservata © il Nord Est