C’è la firma di Videlio sulla Star Princess. «Oggi l’entertainment a bordo è diffuso»
La società goriziana si è occupata dei sistemi audio-video sulla nuova ammiraglia consegnata da Fincantieri a Carnival

Dal casinò, il più grande della flotta, al teatro a più livelli, passando per “The Dome”, la maxi cupola in vetro che si trasforma in un palcoscenico sotto le stelle. Quasi ogni spazio sulla Star Princess, nuova arrivata nella flotta Princess Cruises appena consegnata da Fincantieri alla società del gruppo Carnival, porta anche la firma di Videlio Hms Italy. La società, con quartier generale a Staranzano – 41,3 milioni di ricavi nel 2024 – è parte del gruppo internazionale specializzato nella realizzazione di sistemi audio-video a bordo delle navi da crociera. Con 25 agenzie in sette Paesi, la casa madre francese, che nel 2021 ha acquisito il competitor tedesco Funa, ha chiuso l’ultimo esercizio con 368 milioni di fatturato.
Sulla nuova ammiraglia della Princess Cruises, il team italiano di Videlio – che tra Monfalcone, Genova e Marghera conta circa 130 persone – si è occupato anche dei sistemi di sicurezza, dagli annunci di emergenza alla video-sorveglianza. Grande attenzione è stata dedicata ai sistemi di entertainment, ormai diffusi su tutti i ponti e su tutte le aree.
«L’entertainment di bordo non è più concentrato solamente nel teatro, spazio in cui in passato venivano allestite tutte le grandi produzioni. Ora gli armatori cercano di avere più aree a disposizione per mettere in scena gli show, così da usare meglio gli spazi delle navi ed evitare che alcuni di questi restino centrali solamente in brevi momenti della navigazione», spiega Gianluca Trentadue, chief strategy officer alla guida della sede goriziana.
Emblematica è in questo senso la trasformazione dell’atrio. Se fino a qualche anno fa questo spazio multi-ponte veniva utilizzato solo al momento di accogliere i passeggeri saliti a bordo della nave, ora è un’area capace di ospitare qualsiasi tipo di show, a tutto vantaggio della guest experience.
«Oggi l’entertainment a bordo, pur se articolato in aree separate della nave, è un sistema molto integrato, che prevede una condivisione delle informazioni attraverso i sistemi informatici e quindi anche un controllo da remoto», prosegue Trentadue. Con il cambio di destinazione d’uso, cambia anche il modello di progettazione. «Gestire un entertainment distribuito richiede più competenze nella system integration: in un atrio non possiamo mettere casse e fari come in un teatro. Occorre integrare le attrezzature in spazi per natura non progettati per l’entertainment».
Progetti come quello della Star Princess richiedono a Videlio Hms Italy un lavoro che, dalla fase concettuale alla consegna finale, può occupare tra i 12 e i 18 mesi e coinvolgere a bordo fino a un centinaio di persone nei momenti di picco. Ai progetti sulle navi di nuova costruzione, la società goriziana affianca team dedicati al rifacimento dei sistemi audio-video sulle flotte già in circolazione.
«Sono progetti corposi, ma compressi nel tempo: dall’ideazione al completamento passano tre o quattro mesi e la fase a bordo dura al massimo tre settimane, perché deve finire tutto in tempo per la crociera successiva», continua il manager. La complessità aumenta sulle unità più piccole, ma di livello luxury, dove l’integrazione tra tecnologia e architettura è ancora più precisa e l’equipaggio a bordo chiamato a gestire le attrezzature si riduce.
Videlio Hms ha lavorato anche alla piattaforma entertainment unificata a bordo della Viking Vesta, sempre costruita da Fincantieri, occupandosi della fornitura, ingegnerizzazione e integrazione di soluzioni audio, video, lighting e control. «Ci vuole un set di skill potenziato, ma la nostra azienda è ben strutturata per gestire questa tipologia di progetti», assicura Trentadue.
Nel 2025 il gruppo stima una crescita a livello globale pari al 10%. Una progressione di cui beneficerà anche la società italiana, sempre in cerca di nuovi talenti. «A settembre abbiamo completato una academy per offrire un training tecnico ai nostri dipendenti e partner da parte di docenti interni ed esterni con esperienza ventennale nel settore. Solo questo mese avremo cinque nuovi ingressi, ma siamo alla ricerca di persone che entrino in ruoli di project management, tecnici audio-video, acquisti e gestione di progetti amministrativi», conclude il manager.
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