VeNetWork, un acceleratore per piccole imprese a elevato potenziale

La holding controlla anche due aziende del Friuli Venezia Giulia. Il dg Nardellotto: «Investiamo in industrie con know-how»
Riccardo De Toma
Gianni Nardelotto
Gianni Nardelotto

«Non facciamo acquisizioni opportunistiche. Le nostre sono scelte di investimento strategico su realtà industriali con un forte know-how e che hanno bisogno di supporto per crescere». Il direttore generale Gianni Nardelotto traccia così l’identikit di VeNetWork Spa, la holding con sede a Venezia che conta 73 soci, tutti imprenditori, e controlla 14 società tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Un «acceleratore di opportunità», come si autodefinisce la società, che ha chiuso il bilancio 2022 con un fatturato pari a 275,5 milioni, il 34% in più rispetto al 2021, e punta l’obiettivo dei 300 milioni, per dare continuità a una crescita di cui hanno beneficiato anche Ebitda adjusted (33 milioni) e patrimonio netto (108,8 milioni). All’espansione hanno contribuito in particolar modo il boom del comparto moto ed e-bike, con Fantic Motor che ha incrementato i ricavi di 28 milioni rispetto all’esercizio precedente, altre a Tris ottica (occhialeria d’alta gamma, + 15 milioni) e alla friulana Atex industries, l’azienda di San Vito al Tagliamento specializzata nella produzione di batterie per e-mobility, schede elettroniche e sistemi di meccatronica (+ 3,6 milioni).

Fondata nel 2011 da Alberto Baban, che ne è tuttora il presidente, nel corso dei suoi dodici anni di attività VeNetWork ha saputo cambiare pelle. «La costante – spiega ancora Nardelotto – è la volontà di investire tempo e risorse nelle Pmi del territorio, ma con una strategia mutata nel tempo. Se siamo partiti concentrandoci sulle startup, cioè a progetti meno intensivi dal punto di vista finanziario, ma con prospettive di ritorno a medio-lunga scadenza, progressivamente ci siamo spostati su aziende manifatturiere già consolidate dal punto di vista del business e del know-how, per affiancarle in programmi di crescita che richiedessero un supporto sia finanziario che imprenditoriale».

Questa la logica che ha guidato una serie di importanti acquisizioni anche in Friuli Venezia Giulia, come la Atex e la Bauer, l’azienda di Gradisca d’Isonzo attiva non soltanto nel settore dell'erboristeria e della cosmetica, ma anche nella produzione di pet food e di liquori. VeNetWork porta in dote capitali, idee, persone e competenze: «Non siamo una finanziaria – prosegue Nardelotto – né tanto meno facciamo salvataggi. Acquisiamo aziende in salute per accompagnarle in una traiettoria di crescita e accelerazione. Fantic Motor è un esempio paradigmatico di questa filosofia: quando la acquisimmo, nove anni fa, aveva un volume d’affari di un milione di euro, nel 2022 ne ha fatturati 180».

La storia di VeNetWork, compresa quella più recente, parla di un’espansione che segue linee ben precise anche in termini di cluster strategici. Occhialeria, moda, e-mobility e sport-system sono i settori che hanno contribuito maggiormente, in questi ultimi anni, alla crescita della holding. I nuovi ingressi del 2022 sono stati quelli di Ottica Prealpi, acquisita attraverso Tris Ottica, Fotomeccanica ed Eurofin, specializzate nella componentistica e nelle finiture per occhialeria e moda, e da quest’anno VeNetWork controlla anche Unimonteco, che produce scarponi da sci e alpinismo. E il 2024? «Sarà un anno di transizione – commenta Nardelotto – e segnato dalla forte incertezza del quadro internazionale, ma si presenteranno sicuramente nuove opportunità di investimento e di crescita che siamo pronti a cogliere».

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