Veneto Est, cinque in corsa per la direzione

Confindustria: dopo essere stato il playmaker della fusione Milan lascia. In pole Russo, dg della finanziaria Veneto Sviluppo

Roberta Paolini
Giuseppe Milan, attuale dg di Assindustria Venetocentro
Giuseppe Milan, attuale dg di Assindustria Venetocentro

Ora che Confindustria Veneto Est è una realtà (dal 1° gennaio 2023 la fusione sarà esecutiva) serve una governance che dia concretezza a questa ambizione, non banale, di mettere insieme Treviso, Padova, Venezia e Rovigo.

Giuseppe Milan, attuale direttore generale di Assindustria Venetocentro, che è stato il playmaker di questa operazione, chiusa con successo la fusione ha deciso di lasciare.

A quanto si è appreso Milan avrebbe comunicato per tempo al presidente Leopoldo Destro la propria intenzione, e l’orientamento, condiviso con i vertici di Venezia, sarebbe di cercare qualcuno che possa dare non solo visione, ma anche esecuzione e concretezza ad un oggetto che servirà 5mila imprese e rappresenta la seconda territoriale del sistema confindustriale, dietro la potentissima Assolombarda.

Da quel che si apprende la selezione è già partita e i profili individuati - non si sa se tutti contattati - dai cacciatori di teste di Spencer Stuart sono tutti confindustriali tranne uno: Paolo Candotti (Direttore generale Confindustria Pordenone), Marcella Panucci (25 anni di esperienza Confindustriale, DG di Via dell’Astronomia), Dario Voltattorni (Segretario Generale di Confindustria Lombardia), Paolo Piantoni (DG di Confindustria Bergamo) e Gianmarco Russo (DG di Veneto Sviluppo).

Il processo sarebbe instradato ma non ancora a termine, ed è probabile che si stia individuando una short list prima di procedere. Secondo voci uscite dal Consiglio generale, Russo sarebbe però quello che riscuote più consensi all’interno dell’associazione, anche se una decisione non è ancora stata presa.

Nel caso, Destro mostrerebbe la sua capacità di innovare, scegliendo una persona fuori dal circuito confindustriale. Russo ha però dalla sua la caratteristica di essere un manager di alto profilo, con ampie competenze finanziarie e una grande visibilità sul mondo delle imprese a tutto tondo.

Oltre a conoscere molto bene il territorio, forte di quasi un decennio di direzione della finanziaria regionale.Anche altri nomi come Candotti o Panucci sono ben piazzati, perché porterebbero in dote la conoscenza del sistema confindustriale.

Su Candotti ci sarebbero dubbi legati all’età, perché si vuole qualcuno che abbia davanti 10-15 anni per mettere a posto un’operazione così complessa, mentre Panucci avrebbe un deficit di conoscenza del territorio.

Il Consiglio di Presidenza non ha ancora preso in esame i candidati, e la nomina è attesa non prima di gennaio. Il nuovo direttore entrerebbe quindi in ruolo verso aprile, con un periodo di affiancamento tra il nuovo DG, Milan e il suo omologo veneziano Gianpietro Menegazzo . La transizione troverebbe compimento a giugno 2023. — © RIPRODUZIONE RISERVATA

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