Valcucine a BeNice Holding «Ora possiamo accelerare»

L’azienda di Pordenone entra nella scuderia dell’imprenditore trevigiano Buoro. Il fondatore Centazzo rimane nel capitale come anche la finanziaria Friulia

Maura Delle Case
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BeNice holding fa sua la “Ferrari” delle cucine. La società fondata da Lauro Buoro ha infatti rilevato la quota di maggioranza di Valcucine, azienda pordenonese che produce cucine top di gamma sostenibili si può dire da sempre. Cucine che non prevedono scarti a fine vita e che non producono emissioni di formaldeide.

E non da oggi, ma da diversi anni ormai, avendo iniziato il founder e designer di Valcucine, Gabriele Centazzo, a occuparsi di sostenibilità praticamente dalla nascita dell’azienda, che risale al 1980. Oggi Valcucine occupa circa 130 dipendenti, ha chiuso il 2023 con 25,6 milioni di ricavi – generati a metà tra mercato interno ed estero – e un margine operativo lordo di 1,2 milioni.

Le cucine pordenonesi sono presenti in oltre 285 showroom in tutto il mondo, di cui 28 monobrand, tra Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, India, Su Est Asiatico e Sud Africa. Occupa una posizione consolidata nel segmento high-end.

Tornando all’operazione, questa rientra nel riassetto di Italian Creation Group (società che aveva acquisito la maggioranza di Valcucine nel 2015 e di cui BeNice, che pochi giorni fa aveva ceduto “TheNiceKitchen” a 21Invest di Alessandro Benetton, è primo socio con il 44,69%).

Con l’ingresso dell’azienda di Pordenone, la società trevigiana rafforza la propria presenza nel settore del design. «Valcucine non è solo un marchio storico del territorio e un’azienda di riconosciuto prestigio internazionale – commenta il presidente e ad di BeNice Holding, Lauro Buoro –. Incarna i valori di innovazione, qualità e sostenibilità che guidano BeNice».

L’integrazione segna l’avvio di una nuova fase per Valcucine, il cui impegno nella creazione di spazi armoniosi si allinea perfettamente con la visione di BeNice. L’acquisizione aprirà sinergie importanti, consentendo a Valcucine di accelerare il percorso intrapreso negli ultimi anni, supportando la sua crescita internazionale e consolidando al contempo la presenza globale di BeNice nel settore design e lifestyle. «È un’operazione molto importante, che ci permetterà di accelerare quanto impostato in questi ultimi anni in termini di mercato, brand e prodotto» commenta Maurizio Vianello, ad di Valcucine.

Centazzo rimarrà in società, come pure Friulia, la finanziaria Fvg che era entrata nel capitale sociale di Valcucine alla fine del 2019.

«BeNice ha capito l’anima dell’azienda e la necessità di recuperare qualcosa che forse in questi anni è stato un po’ accantonato. Mi riferisco al concetto di ecosostenibilità» ha spiegato ieri Centazzo: «Abbiamo realizzato la prima cucina al mondo con zero rifiuti a fine vita, un sistema di fusti in vetro e alluminio, uniti senza colle, come un grande lego, usando solo parti meccaniche». Niente scarti a fine vita e niente emissioni di formaldeide, «perché non usiamo colle per i pannelli».

Un impegno, quello per la sostenibilità, che Centazzo ha portato anche fuori dall’azienda con il progetto Bioforest, «grazie al quale, tra l’altro, abbiamo salvato una foresta primaria in Ecuador. Un modo – conclude – per cercare di pagare il debito che noi produttori abbiamo con la natura facendo “mangiare” agli alberi le emissioni di Co2». —

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