Va in porto l’opa di Dufry Autogrill, addio alla Borsa Nasce un big da 14 miliardi

26/07/2017 Piacenza, Autostrada A1, Autogrill Arda, Cartoline d'Italia, nella foto veduta esterno
26/07/2017 Piacenza, Autostrada A1, Autogrill Arda, Cartoline d'Italia, nella foto veduta esterno

La fusione tra Dufry e Autogrill che darà vita al principale campione mondiale del travel retail è praticamente fatta.

Il marchio italiano della ristorazione in viaggio, con azionista di riferimento Edizione della famiglia Benetton, è ora vicinissimo al delisting.

L'opa di Dufry su Autogrill è infatti andata in porto e con in mano il 94,5% del capitale il gruppo svizzero può procedere, come da programma, a togliere da Piazza Affari la catena di ristorazione delle autostrade e degli aeroporti. Per poi inglobarla e far nascere un colosso da 14 miliardi di ricavi, presente coi propri negozi nei luoghi dove si viaggia.

Teknica Srl
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Il gruppo svizzero, che quasi un anno fa aveva raggiunto l'accordo per rilevare la maggioranza (il 50,3%) di Autogrill da Edizione dei Benetton, l'1 giugno al termine della periodo di riapertura dei termini dell'offerta, che si era conclusa lo scorso 18 maggio, è arrivato a detenere il 94,34% e al 94,5% comprese le azioni proprie. Non avendo raggiunto la soglia del 95% deve procedere col riacquisto del rimanente 5,49% del capitale per portarla fuori dalla Borsa, la quale assisterà all'uscita di una ulteriore grande società. Come già comunicato, Dufry infatti non ripristinerà il flottante e, ha aggiunto nella nota sui risultati dell'offerta «prevede di attuare il delisting il prima possibile nelle prossime settimane». Nel frattempo il titolo Autogrill ha chiuso la seduta in rialzo dell'1,83% a 6,67 euro mentre alla Borsa di Zurigo il gruppo elvetico, dove i Benetton saranno i primi soci con poco più del 20% del capitale, ha guadagnato il 2,47% a 41,5 franchi.

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