Unox cresce ancora. «Ordini in aumento»

L’industria di Cadoneghe verso i 330 milioni di ricavi annui. L’ad Michelon: «Espansione frutto dei nostri investimenti»

Riccardo Sandre

Unox chiude i primi sei mesi del 2024 a quota 155 milioni di fatturato con una crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un risultato trainato da un secondo trimestre 2024 da record (85 milioni di euro di fatturato con un incremento del 24% rispetto al 2023). L’azienda padovana, un punto di riferimento oramai internazionale nei forni professionali per i settori della ristorazione, del retail, della pasticceria e della panificazione, può quindi porre l’asticella della fine dell’anno a quota 330 milioni di euro, con una crescita di 40 milioni circa rispetto ai 290 ottenuti alla fine del 2023. E non basta. In termini di ordini i primi 6 mesi del 2024 non sono mai stati così ricchi: il portafoglio di Unox tocca i 175 milioni di euro, + 30% sul 2023 (+35% nel 2° trimestre, con oltre 90 milioni di euro) grazie, in particolare, alla spinta dell’area europea (+40%) e dell’Asia, che registra una crescita a doppia cifra sia in termini di vendite che di ordini.

«Dopo un inizio d’anno relativamente lento dal punto di vista degli incrementi di fatturato, ma già forte sull’ingresso ordini» commenta Nicola Michelon, ceo di Unox «a partire da aprile abbiamo assistito ad un incremento rilevante di vendite e di ordinativi, e ci attendiamo un terzo trimestre molto positivo. Il nostro obiettivo per il 2024 è di superare i 330 milioni di euro e i 1.500 dipendenti nel mondo. Tutto ciò grazie agli investimenti in capacità produttiva e spazi fatti nel corso del 2022 e 2023, che ci hanno permesso di cogliere le opportunità offerte dal mercato».

Nicola Michelon
Nicola Michelon

Unox non è stata con le mani in mano neppure nei periodi più difficili del Covid, della crisi logistica globale e del conseguente shortage di materie prime e componenti. «A causa di una difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e della componentistica che rischiava di rallentare di molto la ripartenza dopo il Covid» continua Michelon «tra 2021 e 2022 abbiamo investito in macchinari e in nuove infrastrutture circa 15 milioni. Questo per riorganizzare le nostre linee produttive e rendere possibile la produzione con componenti nuovi o sostitutivi rispetto a quelli con i quali i nostri forni erano stati pensati. Una spesa importante che ci ha garantito di rimanere un punto di riferimento per i nostri clienti a scapito dei nostri competitor. Proprio questi investimenti ci hanno garantito quei margini di crescita di cui beneficiamo ora, anche grazie ad un’efficienza della supply chain e della produzione molto superiore a quanto non fosse precedentemente».

Ma la società fondata da Enrico Franzolin non si è fermata a questo: per il nuovo progetto di Unox City, a Cadoneghe in provincia di Padova, l’azienda si prepara a spendere in tutto circa 100 milioni di euro, il denaro necessario per la realizzazione di un sistema di edifici produttivi, amministrativi e di ricerca e sviluppo che occuperanno 80 mila metri quadri (di cui 60 mila sono già stati realizzati) e che hanno la potenzialità di ospitare complessivamente altri mille dipendenti, 250 dei quali saranno già attivi nel sito nel corso del 2025.

Nel frattempo Unox continua il suo investimento da 14 milioni di dollari per la realizzazione del suo primo stabilimento produttivo in Usa, a una cinquantina di chilometri da Charlotte in North Carolina. Un sito che ospiterà inizialmente un team di circa 20 persone che si aggiungono alla sessantina già in forze nel Paese tra rete commerciale e customer care.

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