Unox, a Porto Viro nasce Energy Plant 1. «Piano da 10 milioni zero emissioni al 2030»

Investimenti in rinnovabili per raggiungere lo zero carbon. In un’area industriale dismessa installati pannelli per 1,2Gwh
Riccardo Sandre

Neutralità carbonica entro il 2030 e un investimento complessivo da 10 milioni di euro solo per quanto riguarda un capitolo energie rinnovabili che vedrà la società sviluppare impianti per un totale di oltre 10 MW di potenza.

Sono questi gli obiettivi di Unox per i prossimi 7 anni, anni in cui i tetti dei tanti stabilimenti della multinazionale dei forni professionali con sede a Cadoneghe saranno ricoperti di impianti fotovoltaici di ultima generazione. Ma Unox, proprio ieri, ha anche inaugurato a Porto Viro nel Rodigino un altro impianto in grado di produrre circa 1,2 GWh ogni anno in un sito industriale dismesso.

Si tratta del “Energy Plant”, a cui seguirà un secondo a breve sempre a Porto Viro e sempre in un area industriale abbandonata. «Abbiamo sempre creduto nella sostenibilità e nell’inserimento dei nostri siti produttivi nei tessuti urbani e sociali evitando impatti importanti, anche a prescindere da una burocrazia che invece di premiare l'iniziativa la rallenta oltre l'ammissibile» ha detto il fondatore e presidente di Unox Enrico Franzolin.

«Pure con tutte le difficoltà burocratiche di un paese che sembra credere solo a parole alle energie rinnovabili, in questi mesi stiamo lavorando agli appalti per la realizzazione di altri impianti, a partire dai tetti degli stabilimenti dalla cittadella di Cadoneghe. Il nostro è un programma articolato che ci vede impegnati anche sul piano dell'efficienza di processo, nelle tecnologie di climatizzazione dei nostri siti in tutto il mondo, in una mobilità aziendale che va verso il full electric ma anche nell'innovazione di prodotto. Vogliamo infatti offrire ai nostri clienti soluzioni che permettano anche a loro di ridurre i consumi e le emissioni di C02, contribuendo alla decarbonizzazione dei processi produttivi della filiera in cui operiamo».

E proprio sull’innovazione tecnologica la multinazionale padovana scommette il suo futuro. Un futuro per ora brillante stando all’ultima semestrale, quella di giugno 2023, in cui Unox ha registrato ricavi in crescita del 14,1% rispetto ai primi sei mesi del 2022 raggiungendo quota 139,4 milioni di euro.

«Ogni 18 mesi proponiamo al mercato prodotti profondamente innovativi» continua Franzolin «e questo ritengo ci dia un vantaggio competitivo rispetto a molte aziende del settore. Senza dubbio non leggiamo nel mercato lo stesso entusiasmo che vedevamo durante il 2022 ma siamo fiduciosi nella crescita anche per quanto riguarda il prossimo semestre. Tanti anni fa un imprenditore per cui lavoravo mi ha detto: "le crisi esistono solo nelle vostre teste. Il nostro compito è trovare idee per crescere". E questo la squadra di Unox è in grado di farlo, superando le difficoltà che il contesto ci pone e creando prodotti che godono dell’attenzione del mercato. I nostri ultimi forni a basso consumo e alte prestazioni, Cheftop-X e Bakertop-X ad esempio, stanno riscuotendo un ottimo successo e i budget dedicati al marketing e agli eventi promozionali, fiere internazionali comprese, non sono stati messi in discussione».

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