Uber sbarca tra i canali di Venezia il motoscafo ora arriva con l’App
Le tariffe tra i 120 e i 150 euro. Il general manager Pireddu: «Questo lancio è una pietra miliare»

La rivoluzione Uber arriva anche tra i canali di Venezia. A turisti, lavoratori o residenti ora basterà un semplice click sul telefonino per avere a disposizione un taxi acqueo evitando lunghe code sotto il sole e soprattutto trattative con i conducenti per stabilire il prezzo della corsa. Il pagamento infatti, proprio come per i taxi normali, potrà essere fatto direttamente sulla piattaforma attraverso la carta di credito. Per Venezia si tratta di un giro di vite che porta il centro storico nella modernità anche in un settore, quello dei taxi acquei, tra i più difficili da mettere sotto controllo.
Dopo il lancio di Uber Black e Taxi nelle principali città del Veneto lo scorso febbraio e a Trieste nel mese di marzo, Uber ora offre ai suoi utenti l’opportunità di spostarsi tra i canali della laguna veneziana. Grazie alla partnership con una realtà consolidata e già operativa nel territorio veneziano nel settore della mobilità di noleggio con conducente di auto e motoscafi, il servizio è disponibile da ieri con imbarcazioni dedicate, ciascuna in grado di trasportare fino a sei passeggeri oltre al conducente, operanti tra pontili d’attracco autorizzati, complessivamente circa 200, tutti dislocati in laguna. Turisti e residenti potranno prenotare gli spostamenti in barca direttamente dall’app di Uber, selezionando il punto di imbarco e la destinazione a seconda delle loro esigenze. Riguardo le tariffe del servizio, in base al tipo di tragitto scelto, varieranno tra i 120 euro (ad esempio da piazzale Roma a Rialto) e i 150 euro (da piazzale Roma al Lido).
«Siamo davvero entusiasti di introdurre un servizio innovativo come Uber Boat nella nostra app anche a Venezia», afferma Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia, «questo lancio rappresenta una pietra miliare per Uber in Italia e dimostra il nostro impegno a offrire soluzioni di mobilità alternative e complementari, andando infatti ad affiancare il trasporto tramite Taxi e Ncc lanciato a febbraio. Siamo orgogliosi di lavorare con gli operatori locali, di adattarci alle loro specifiche esigenze e di dare loro l’opportunità di accedere a un’App che conta oltre 150 milioni di utenti attivi in tutto il mondo».
Obiettivo di Uber nel lungo periodo è infatti quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di operatori locali autorizzati, «per offrire una sempre maggiore possibilità di scelta agli utenti dell’app e portare i vantaggi della tecnologia Uber a un numero crescente di operatori veneziani». Il sistema di prenotazione è semplice: si scarica l’applicazione sullo smartphone, si apre l’App Uber, si inserisce il punto di partenza e la destinazione e si sceglie l’opzione Boat. Circa 200 pontili d’attracco autorizzati sono presenti in tutta Venezia: nell’App vengono poi mostrate tutte le informazioni relative al punto di prelievo, al conducente e al modello dell’imbarcazione.
Ora si dovrà vedere come sarà l’accoglienza da parte dei motoscafisti. Sono passati oltre dieci anni da quando pronunciare la sola parola Uber scatenava le rivolte dei tassisti. Da allora molte cose sono cambiate anche per merito della stessa società che ha cambiato radicalmente il modo di approcciare i mercati locali. E questo anche grazie a un cambio di management dell’ex startup della Silicon Valley, che oggi fattura oltre trenta miliardi di dollari in tutto il mondo. La linea scelta è stata più dialogante e meno aggressiva con gli operatori tradizionali del settore. E ora tocca al centro storico di Venezia dove i motoscafisti da sempre sono abituati a stabilire il prezzo del viaggio al momento in base al numero di passeggeri.
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