Titanio in Cina e acquisizioni in Usa, il gruppo Eurolls punta a 150 milioni
Il presidente Railz a Shanghai in cerca di nuove partnership. La multinazionale è al lavoro per due operazioni negli States

Da un lato la Cina, dov’è volato, in questi giorni, per rilanciare il sito acquisito a Shanghai nel 2021. Dall’altro gli Stati Uniti, Paese nel quale intende investire già da un paio d’anni e dove oggi, alla luce dei dazi, quella che era un’opportunità appare più come una stringente necessità. Guarda a tutto campo Renato Railz, presidente del gruppo Eurolls, multinazionale friulana con sede ad Attimis – otto stabilimenti in regione, due in Messico, uno in Brasile e uno in Cina per un totale di quasi 300 dipendenti – specializzato nella progettazione, produzione e vendita di rulli e accessori in acciaio e metallo duro per l’industria del tubo e del filo, di cassette di laminazione per filo di acciaio e di impianti innovativi per la laminazione del filo di acciaio e di materiali metallici speciali, e nel settore dei trattamenti termici e superficiali antiusura.
«Stiamo per finalizzare un’acquisizione in Illinois, ma non sarà l’unica» annuncia Railz. «Stiamo guardando infatti anche al Texas, dove abbiamo un buon numero di clienti. Tempi? Brevi – assicura l’imprenditore friulano –. Se tutto andrà bene finalizzeremo le due operazioni entro l’inizio del 2026».
Di futuro, Railz parla dall’altra parte del mondo. In questi giorni come detto si trova in Cina, nei pressi di Shanghai, dove conta su uno stabilimento, guidato dall’italo cinese Francesco Onofrio, che intende potenziare. «Occupiamo una quindicina di persone, in particolare nel servizio post vendita e nella manutenzione delle cassette di laminazione che nel Paese abbiamo venduto in gran numero, ora però intendiamo fare un passo oltre, rilanciare il sito e puntare sul titanio, materiale sul quale i cinesi sono molto avanti. La presenza in Cina per noi è strategica, anche per il peso che ha nei confronti dei Paesi di quell’area».
Il viaggio in Far East ha l’obiettivo di trovare partner capaci di collaborare con Eurolls nella lavorazione del titanio, «un metallo leggero e resistente, fondamentale in settori ad alta tecnologia» evidenzia Railz annunciando brevetti e investimenti per circa 2 milioni in ricerca e sviluppo per perfezionare la lavorazione della vergella e dei fili sottili di titanio. In questo senso, la collaborazione con partner cinesi, che Railz si prepara a incontrare nei prossimi giorni visitando la “titanium valley cinese”, di fronte a Hong Kong, è vista come la chiave per industrializzare rapidamente queste nuove tecnologie.
Se in Cina l’obiettivo è dunque potenziare un sito esistente, in Usa Eurolls si prepara a sbarcare ex novo. «Siamo nella fase conclusiva di un’acquisizione in Illinois, un progetto al quale stiamo lavorando da due anni, slittato per ragioni tecniche – spiega il presidente –. Ora i tempi sono maturi e anzi, stiamo già lavorando a una seconda operazione in Texas con l’obiettivo di aumentare il fatturato generato negli Stati Uniti che oggi pesa per circa il 15%».
Una fetta importante dei ricavi oltreconfine che valgono l’85% del totale e in prospettiva sono destinati a consolidarsi considerata la crescita prevista dal piano industriale soprattutto per linee esterne. Leggi: acquisendo aziende. L’obiettivo da qui a tre anni è dei più ambiziosi: «Vorremmo raggiungere un fatturato consolidato di 150 milioni» annuncia ancora l’imprenditore, scosse geopolitiche permettendo.
La situazione internazionale ha infatti penalizzato il gruppo nel corso dell’anno passato. Il bilancio consolidato ha chiuso a 43 milioni di ricavi dai 69 milioni del 2023 e con un margine operativo lordo di 3,6 milioni contro i 13,8 dell’anno precedente.
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