L’americana Middleby investe a Casarsa: inaugurato il nuovo Centro di innovazione

L’operazione è stata gestita dalla controllata friulana Colussi Ermes. In 7.500 mq il meglio delle tecnologie per prodotti da forno e proteine

Maura Delle Case

Una superficie di 7.500 metri quadrati: 2.000 dedicati al settore bakery, alle aziende e attività specializzate nella produzione e vendita di prodotti da forno, altri 2.000 al settore protein, che riunisce le attività legate alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti per l’alimentazione a base di proteine, e ulteriori 3.000 metri divisi tra didattica e ristorazione.

Sono questi i numeri del nuovo centro di innovazione che la multinazionale Middleby ha realizzato a Casarsa della Delizia, nei pressi della Ermes Colussi, azienda specializzata nella produzione di impianti di lavaggio industriale acquisita nel 2022 dalla società americana quotata in Borsa, con sede in Illinois, leader internazionale nella produzione di apparecchiature per la ristorazione e il food processing.

L’investimento, con la regia della Colussi Ermes, è stato realizzato a tempo record: «In appena un anno e quattro mesi» ha esordito il presidente della società friulana, Giovanni Battista Colussi, presentando ieri a una platea folta di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico quello che si configura come un vero e proprio polo esperienziale, il più grande del gruppo Middleby a livello globale, dotato di oltre cinquanta impianti tecnologici, costantemente in funzione, per soddisfare ogni forma di ricerca, sviluppo e sperimentazione. Ha parlato di un sogno Colussi, realizzato in quello che «sembra un lampo».

«Eppure, dentro quel lampo si è concentrata una delle esperienze più straordinarie della mia vita professionale – ha aggiunto –. Grazie al passaparola, alla fiducia costruita in anni di relazioni autentiche e all’osservazione diretta del lavoro svolto, siamo riusciti a coinvolgere eccellenze locali, responsabilizzandole per l’importanza degli investimenti e per la richiesta d’impiego di tecnologie innovative. Oggi posso dire con orgoglio che oltre l’80% delle imprese coinvolte sono friulane, seguite da realtà venete e lombarde».

Un’operazione insomma a trazione Fvg e che in Fvg si prepara a sviluppare tutto il suo potenziale. «Tutte le macchine presenti sono collegate – ha spiegato ancora Colussi –: i clienti che verranno a Casarsa potranno studiare, testare, provare a realizzare i prodotti che vogliono mettere sul mercato». Si tratta insomma di un enorme laboratorio, dove la ricerca e sviluppo va a braccetto con la formazione e con spazi comuni, dove ospitare eventi e convegni, come il grande auditorium affacciato sulle vigne e abbracciato dalle montagne.

«Quando parliamo di Centro di innovazione, non intendiamo un semplice showroom o una mostra statica di impianti. Parliamo di un luogo vivo, dove i clienti provenienti da tutto il mondo possono vivere un’esperienza unica in un sito da cui ammirare il nostro territorio, con le nostre montagne, i vigneti, assaporare i nostri cibi e i vini, e naturalmente testare, sperimentare e creare nuovi prodotti grazie a impianti tecnologicamente avanzati» ha aggiunto il Ceo, Andrea Colussi (figlio di Giovanni Battista), al timone dell’azienda insieme alla sorella Chiara che è Cfo.

Decisivo il rapporto con il gruppo Usa, «una famiglia – a sentire il Ceo – , perché ogni azienda che ne fa parte (sono 160 in tutto nel mondo) conserva la propria identità, creatività e indipendenza».

La scelta di entrare a far parte di un grande gruppo – come spiega il presidente – è stata dettata dalle prospettive di espansione a livello internazionale e dall’andamento dei mercati, che negli ultimi anni hanno visto l’aggregarsi di diversi brand per fare sinergia ed essere più efficienti e competitivi.

Una scelta che ha pagato, numeri alla mano. Dai 47,7 milioni di ricavi del 2022 – anno dell’acquisizione da parte di Middleby – l’azienda friulana ha visto il fatturato passare a 51,9 milioni nel 2023 e a 54,7 milioni l’anno scorso, chiuso con un Ebitda di 11,3 milioni e un utile d’esercizio di 7, 8 milioni.

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