Thun, non solo angioletti: il gruppo Lenet cresce a 128 milioni di ricavi

BOLZANO. Un primo anno d’attività da incorniciare per Lenet Group, la holding bolzanina evoluzione della Thun, storica azienda produttrice dei famosi angioletti in porcellana, che raggruppa sotto la sua ala una serie di brand premium B2B e B2C.
Solamente dodici mesi fa, il gruppo si presentava al grande pubblico scommettendo su un nuovo modello di business omnicanale che si traduceva in una rete d’integrazione di diverse attività di retail, e-commerce, marketplace, logistica e piattaforme digitali rappresentate da marchi come Connecthub Digital & Logistics, La Porcellana Bianca, Rituali Domestici, Rose e Tulipani e Domino, i Thun Cafè, e Luxpets.
Il gruppo ha concluso l’anno passato con un fatturato consolidato che si è attestato a quota 127,8 milioni, confermando una crescita pari al +15,5%. Un valore che si avvicina a quello registrato in tempi pre-Covid.
“Il 2021 è stato un anno molto positivo per il nostro percorso evolutivo di crescita – precisa Francesco Pandolfi, ceo di Lenet Group -. La strada che abbiamo imboccato rispecchia le aspettative di posizionamento dei nostri brand, di redditività e diversificazione omnicanale delle nostre imprese verso il rafforzamento della leadership Retail-Logistica-Digital”.

Risultati in linea con il piano di sviluppo triennale sottoscritto fino al 2024 che mira ad un raddoppio finale del fatturato e lo sbarco in borsa a Piazza Affari. Anche il risultato economico Ebitda è tornato ai livelli di tre anni fa con una progressione di +370bps rispetto al LY, complice una attenta politica di efficienze gestionali ed un sensibile miglioramento della produttività aziendale in tutte le aree. La posizione finanziaria del gruppo continua il trend positivo con un ulteriore miglioramento di circa il 15% rispetto al 2020.
Aperte quattro nuove linee digitali
Ma non è tutto. Nel 2021 Lenet Group è riuscita ad aprire quattro nuove linee di business digitali attraverso i siti dotcom dei brand, e ha lanciato il progetto luxpets.com, il primo luxury marketplace del mondo animali. Complessivamente un importante passo avanti nell’ottica della sinergia delle business units Retail, Logistica e Digital, che hanno permesso, tra l’altro, un incremento del 20,6% del valore della raccolta fondi della Fondazione Lene Thun Onlus a favore dei servizi permanenti erogati nelle oncologie pediatriche.
Ottimi risultati sono stati registrati anche sui mercati internazionali, dove il gruppo è cresciuto del +51,8%, pur considerando la dimensione inferiore rispetto al mercato domestico. Il piano d’espansione prevede comunque un ulteriore crescita internazionale grazie al potenziamento futuro della gamma di brand e prodotti.

Da sottolineare inoltre il risultato di Unitable Srl, impresa acquisita nel gennaio 2021, che conferma i presupposti di business model con una crescita nel Fast Retailing di circa il +60%. “Il dato è molto incoraggiante e rafforza la strategia di diversificazione e posizionamento del Gruppo come leader internazionale del mondo dell'home decor e del premium tableware”, prosegue Pandolfi.
Lenet Group è società di benefit
Già un anno fa il gruppo aveva intrapreso un percorso per diventare una benefit corporation, titolo che caratterizza le società capaci di generare profitti pur non rinunciando a adottare un impatto positivo sia a livello sociale che ambientale. Percorso che è proseguito con successo e che è culminato nell’effettiva trasformazione della Spa in Società di Benefit, adottando da due mesi a questa parte il double purpose aziendale nel Profit-People-Planet. Con la modifica allo statuto ufficiale, Lenet Group ha deciso di assumersi un impegno concreto e di rilievo nei confronti del pianeta, delle persone e delle comunità in cui opera, abbracciando le tematiche della sostenibilità.
“Questa trasformazione, unitamente ai risultati economici e finanziari raggiunti, costituisce la base per proseguire con vigore e fiducia verso il futuro pur considerando le turbolenze del mercato e gli scenari macro-economici post pandemici”, conclude Pandolfi.
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