Texa punta sull’auto elettrica: produrrà inverter e centraline

Nuove commesse e un sito a Villorba dove verranno assunti 50 nuovi dipendenti. Vianello: «Da tre anni investiamo nei macchinari necessari e reclutiamo ingegneri»
Nicola Brillo

TREVISO. Dopo 30 anni di attività è tempo di risalire la filiera dell’automotive: dalle riparazioni alla costruzione di componenti per l'auto. Una “rivoluzione” preparata da oltre tre anni e a suon di investimenti: il 15% del fatturato di Texa viene infatti investito ogni anno in ricerca e sviluppo. La multinazionale di Monastier produrrà inverter della seconda generazione e centraline che andranno a finire nelle nuove auto ibride prodotte da grandi gruppi internazionali, uno dei quali tedesco (nomi top secret, ma facilmente individuabili).

«Per questo tipo di produzioni servono aziende agili come la nostra, che riescono a soddisfare meglio le necessità dei gruppi in continua evoluzione - spiega il presidente di Texa Bruno Vianello - da tre anni e mezzo abbiamo assunto ingegneri e investito in macchinari per sviluppare questo particolare segmento di produzione». E per far fronte alle nuove commesse sono necessari nuovi spazi e risorse: verrà aperto uno nuovo stabilimento a Villorba e serviranno 50 persone.

Texa è stata fondata 1992 da Bruno Vianello, che ancora oggi la guida, offrendo strumenti per meccanici alle prese con l’allora inedita diagnosi delle centraline elettroniche. Nonostante la costruzione artigianale, gli strumenti si dimostrano subito intuitivi ed efficaci. È con Axone 2000, il primo strumento che permette la connessione di migliaia di clienti alla sede centrale via internet, che l’azienda prende il volo. Da allora la crescita è costante, allargandosi ai settori dell’analisi dei gas di scarico e delle stazioni di ricarica di aria condizionata.

Oggi Texa produce strumenti che consentono il passaggio da una diagnosi tradizionale, realizzata in officina, a quella remota, mentre l’auto è in movimento. L’ultima frontiera è la produzione di sofisticati sistemi Powertrain per veicoli a propulsione elettrica. Il gruppo trevigiano impiega 856 dipendenti (100 dei quali assunti lo scorso anno), di cui 669 a Monastier, dove tutti i prodotti vengono progettati, ingegnerizzati e costruiti.

Lo stabilimento Texa si sviluppa su 30.000 metri quadri coperti, in un’area di 100.000 metri quadri, dove è presente anche un parco di 40.000 metri quadri. La sede offre numerosi centri di aggregazione come caffè, teatro, ristorante, museo, sala giochi, realizzati con materiali d’epoca e improntati alla tradizione locale.

Di delocalizzare da queste parti non ne vogliono sentir parlare. Il fatturato di Texa nel 2021 si è chiuso a 150,3 milioni, con un margine operativo loro di 35,1 milioni. Il fatturato per il 27% è realizzato in Italia, 57% in Europa e il restante 16% fuori dell’Unione europea. «Abbiamo chiuso l’anno positivamente, con una crescita del fatturato da 129,3 a 150,3 milioni di euro - aggiunge Vianello - e con una buona marginalità.

I guadagni saranno investiti in azienda, il mondo dell’automotive sta cambiando velocemente e noi vogliamo continuare ad innovare. Da seguire con attenzione c’è l’approvvigionamento delle materie prime, una situazione più difficile da gestire rispetto all’emergenza pandemica. Tanto che in alcuni casi abbiamo dovuto cambiare qualche scheda dei nostri prodotti, perché non si trovavano sul mercato alcuni componenti».

Due i poli di ricerca della Texa, a Torino e a Bologna, qui lavorano un’ottantina di ingegneri specializzati in motori. In particolare la divisione di Torino è dedicata alla produzione di sofisticati sistemi Inverter, Vehicle Control Unit e motori elettrici per la propulsione dei veicoli.

Texa crede fortemente nell’importanza della presenza diretta sul territorio, e per questo dal 2000 ha iniziato l’espansione della rete commerciale all’estero: Spagna, Germania, Francia, Gran Bretagna, Polonia, Russia, Brasile, Stati Uniti. L’Estremo Oriente è stato raggiunto nel 2009, con l’inaugurazione a Tokyo di Texa Japan.

Nei paesi non ancora raggiunti da filiali, Texa opera con partner di fiducia. La rete commerciale conta quasi 700 distributori in più di 100 paesi nel mondo. Nel 2004 è nata TexaEdu, la divisione interamente dedicata alla formazione professionale per meccanici, specialisti del settore e studenti. In particolare Texa finanzia corsi di meccatronica in 55 istituti professionali e tecnici italiani.

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