Targa Telematics raddoppia e cerca sessanta specialisti nel digitale

La società pianifica il deciso potenziamento dell’hub di ricerca e sviluppo. L’ad De Mattia: «A Treviso

il cuore tecnologico»

Maria Chiara Pellizzari

TREVISO. «Cerchiamo oltre 60 tra ingegneri, sviluppatori e data scientist per raddoppiare il nostro hub di ricerca e sviluppo dove sono già attivi 50 professionisti». Il ceo di Targa Telematics Nicola De Mattia annuncia nuovi investimenti nel capitale umano per i prossimi tre anni da parte della tech company specializzata da 20 anni in soluzioni digitali per la smart mobility. Obiettivo: efficientare con le soluzioni digitali la gestione dei mezzi da parte di società di noleggio a breve e a lungo termine, ma anche fornire tecnologie innovative alle case automobilistiche.

«Continuiamo a crescere anche a livello internazionale, mantenendo e rafforzando il cuore tecnologico dell’azienda qui a Treviso, dove c’è un pezzo di Silicon Valley, perché le tecnologie utilizzate e sviluppate in Veneto nulla hanno da invidiare ai giganti dell’IT». Oltre al quartier generale di Treviso, Targa Telematics ha una sede a Torino e quattro filiali in Europa. Con 40 milioni di euro di ricavi nel 2020, 130 dipendenti, l’azienda conta 950 clienti ed è in espansione. «Grazie alle nostre tecnologie abbiamo 600 mila mezzi connessi con le nostre piattaforme digitali (principalmente autovetture, ma anche veicoli a due e tre ruote)», racconta l’ad De Mattia, per spiegare in cosa consiste il core business. «Attraverso i software sviluppati nell’hub trevigiano è possibile monitorare le attività dei mezzi per ottimizzarne i costi di gestione, anche relativamente ai consumi, sfruttare i vantaggi del car sharing, tramite la piattaforma di prenotazione che consente di condividere le vetture all’interno della stessa azienda e, in futuro, tra aziende vicine».

Targa Telematics sta inoltre supportando le aziende nella transizione verso i veicoli elettrici, agevolando la pianificazione e gestione delle infrastrutture di ricarica. «Un altro esempio concreto riguarda la predizione di eventuali eventi, come i possibili furti. I nostri analisti sfruttano l’intelligenza artificiale per leggere e correlare i dati relativi alle attività dei mezzi connessi alle nostre piattaforme».

De Mattia spiega come Targa Telematics riesca, tramite l’Internet of Things, ovvero la connessione tra mezzi e tecnologia, a portare concreti vantaggi al mondo delle imprese. «Ogni situazione è a sé, ma il risparmio stimato può superare il 20-30 per cento rispetto al costo totale della gestione dei mezzi», chiarisce De Mattia. Risultati che sono frutto di continui investimenti in innovazione, e che avranno ulteriore impulso grazie al recente ingresso del fondo d’investimento Investindustrial che fa capo ad Andrea Bonomi.

«Ai giovani ingegneri, sviluppatori e analisti che vogliano entrare nel nostro mondo proponiamo un percorso di crescita con opportunità anche dal punto di vista remunerativo. Puntiamo sul lavoro di squadra, in presenza e in contatto, con possibilità di bilanciamento tra smart working e presidio in ufficio, perché la creatività che si traduce in soluzioni tecnologiche nasce anche dall’interazione diretta», chiude De Mattia.

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