Stefano Beraldo: «Ovs può raddoppiare con Upim e la nuova Stefanel»

L'amministratore delegato del gruppo mestrino: «Quota di mercato all'8,7% vogliamo crescere nel canale fisico ma anche quello digitale sarà strategico»
Stefano Beraldo, ad di Ovs
Stefano Beraldo, ad di Ovs

«La quota di mercato di Ovs oggi è pari all'8,7%, già in crescita rispetto a gennaio, possiamo arrivare a raddoppiare». È uno Stefano Beraldo tonico, confidente e grintoso. Oggi presenterà alla stampa, a Treviso, uno store Ovs totalmente rinnovato. La pandemia ha fatto male ai conti della moda, e anche il gruppo di retail, che il top manager circa quindici anni fa ha preso e trasformato in un campione italiano, ha avuto qualche fastidio nel 2020. Ma ha reagito bene, ha fatto acquisizioni, come quella di Stefanel. Ed ha consolidato il suo ruolo di piattaforma di brand internazionali (Piombo, Everlast, Grand&Hill, Baby Angel, Shaka, Tally Weijl , Nina Kendosa, e The body shop) aggiungendo un ospite come il marchio americano Gap.

Dottor Beraldo avete presentato i conti da poco, che anno è stato?

«Il 2020 è stato un anno complesso. Negozi chiusi nelle zone rosse, centri commerciali fermi nei weekend, la merce della primavera rimasta invenduta e un inverno con difficoltà di approvvigionamento. Ma abbiamo retto e performato meglio del mercato. I risultati economici si sono rivelati in linea con le previsioni riviste lo scorso maggio dopo il primo lockdown e senza aver preventivato gli stop e le interruzioni in autunno. Gli analisti hanno compreso la bontà della nostra strategia e la risposta delle borse in seguito alla comunicazione dei dati ha avvalorato le nostre scelte e il nostro operato».

Lei dice che Zara e H&M hanno quote di mercato nei paesi di riferimento più elevate di Ovs, ergo avete spazio per crescere. Come farete? E fino a dove avete spazio?

«Possiamo arrivare a raddoppiare, grazie a tutti i nostri marchi. Upim, ad esempio, si sta rivelando una formula vincente grazie all'ottimo rapporto qualità/prezzo e al fattore prossimità. Le persone non sono più disposte a spostarsi per gli acquisti, hanno esigenza di trovare lo stesso assortimento dei negozi in centro città, anche in periferia. Vediamo ancora opportunità di crescita di quota di mercato nel canale fisico, dove la penetrazione in Italia risulta essere ancora inferiore rispetto a gruppi leader nei rispettivi mercati domestici in Europa. La crescita avverrà prevalentemente con il subentro ad aziende o quote di mercato esistenti, più che attraverso la pura competizione per prendere nuove quote. Ma anche l'online sarà strategico: le vendite realizzate attraverso il sito ovs.it nel 2020 sono incrementate del 63%, il doppio rispetto alla crescita del canale di riferimento in Italia. E i primi mesi del 2021 ci dicono che il fenomeno si sta consolidando».

L'estero è un'area dove crescerete?

«L'estero giocherà un ruolo chiave, nel 2021 pensiamo di aprire 100 negozi Ovs Kids in partnership oltre confine. Intanto ci divertiamo a raccontare storie con il format Ovs Holidays che ha aperto i primi negozi temporary nelle più note località balneari nel nostro Paese, tra cui Jesolo e Bibione. Portiamo un po' di leggerezza non solo nei luoghi di vacanza, ma anche con dei corner dedicati nei punti vendita».

E Stefanel?

«Siamo in sala creatività, al lavoro per le collezioni Autunno/Inverno. Potevamo aspettare ma invece ci siamo subito attivati e siamo molto soddisfatti. Le store manager che per prime hanno visto i nostri spunti per la nuova collezione sono entusiaste e ci dicono che le clienti sono contente che un marchio ormai storico rimanga sul mercato. Noi vogliamo dare una sferzata di contemporaneità a un brand molto amato: puntiamo a mantenere la stessa qualità, ma ad un prezzo più adeguato. Ad oggi quasi tutti i negozi Stefanel sono stati riaperti, ma con l'ultima collezione della precedente gestione, la vera scommessa sarà a settembre quando il nostro progetto prenderà forma». --

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est