Sit, lo psicologo entra in azienda: «Un aiuto protetto ai lavoratori»

Il programma di “health care” dell’azienda ha portato anche alla presenza di uno psicologo in azienda per aiutare i dipendenti a gestire stress e difficoltà collegati alle situazioni di lavoro, Nel piano anche yoga e meditazione anti-stress

Fabio Poloni

Psicologo in azienda, yoga nell’orario di lavoro, workshop sulle tecniche di meditazione. Anche la mente vuole le sue cure, anzi, spesso più del corpo. La pandemia lo ha insegnato, e forse anche sdoganato: «Parlare di assistenza psicologica per i lavoratori, in effetti, oggi è più facile, naturale. Sit si è sempre contraddistinta per l’attenzione al welfare, questa è la naturale evoluzione».

Roberta Fagotto, a capo delle risorse umane del gruppo padovano, ci spiega come si sviluppa il programma di “health care” che ha portato anche alla presenza di uno psicologo in azienda per aiutare i dipendenti a gestire stress e difficoltà collegati alle situazioni di lavoro.

Qualità del lavoro

Fatturato previsto a quota 400 milioni a fine anno, 2.500 dipendenti in tutto il mondo con otto stabilimenti produttivi, Sit si occupa di contatori, sensori e sistemi integrati per il riscaldamento e l’acqua. E si occupa anche della salute mentale dei propri collaboratori, vien da dire.

«In questo siamo più vicini a modelli anglosassoni, che già da anni si occupano, non con poca difficoltà, della salute psicologica ed emotiva dei dipendenti», commenta Fagotto, «È un punto delicato perché c’è chi crede molto nell’importanza e nell’influenza di questo elemento nel lavoro, e chi invece crede che la qualità del lavoro non risenta degli effetti di un dipendente senza stimoli, o infelice, o che si trova per qualsiasi ragione esterna o interna all’azienda in difficoltà. In Italia questo tipo di discussione è iniziata nel post pandemia ma deve realmente ancora aprirsi e le “best practices” sono pochissime».

Le iniziative

Nel programma di “Benessere in azienda” ci sono tre tipi di iniziative accessibili da remoto, in orario di lavoro e diverse a seconda del target di personale. Tra queste, workshop sulle tecniche di riequilibrio e meditazione (come mindfulness, zen, yoga, “disconnect to recharge”) per gestire al meglio situazioni di stress, orientati a dare benefici psicologici puntando sull’equilibrio mente/corpo.

I dipendenti di Sit possono inoltre, da questa settimana, prenotare degli appuntamenti con uno psicologo nell’orario di lavoro, pensati per supportare il benessere dell’individuo in azienda. «Abbiamo avuto riscontri molto positivi dalla sperimentazione dello sportello psicologico fatta per sei mesi nella nostra principale fabbrica italiana, a Rovigo, poi prorogata per ulteriori sei mesi, e abbiamo deciso di estenderla», sottolinea Fagotto, «L’investimento sulla parte emotiva delle persone era apprezzato e in un certo senso richiesto, per questo abbiamo ampliato la gamma».

Le modalità

L’aiuto dello psicologo è possibile in orario di lavoro, in spazi protetti e in una forma che tutela la privacy. Più facile parlarne oggi, dopo la pandemia?

«Sì, la cosa che mi ha stupita è vedere come tutte le figure accedano a questo servizio, non è scontato. Ci si sta smarcando dalla concezione di bisogno di supporto psicologico come una malattia, i giovani ne parlano come se fosse una cosa naturalissima, senza ombre di vergogna, è questo è molto positivo. Certo, alcuni lo vedono ancora con sospetto, ma capiscono che se c’è qualche problema o forma di malessere è bene intervenire per tempo».

La consulenza dello psicologo è disponibile anche da remoto, altro fronte nel quale Sit è all’avanguardia: il ricorso allo smart working è ormai consuetudine, con paletti precisi – come le regole sul diritto alla disconnessione – anche in questo caso per tutelare il benessere del lavoratore. 

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