Service Key Group punta sul Veneto: «Nuove acquisizioni»

Il gruppo ha chiuso il 2024 con oltre 160 milioni di fatturato.  L’Ad Decio: «Ci stiamo sviluppando su tutto il territorio»

Maria Chiara Pellizzari
Marco Decio, amministratore delegato di Service Key Italia
Marco Decio, amministratore delegato di Service Key Italia

«La nostra crescita per acquisizioni continua, così come le assunzioni. Il settore del facility management è in piena espansione in tutta Italia. Le aziende si affidano a noi soprattutto per la parte manutentiva, oltre che per la realizzazione di impianti (hard facility management), ma anche per il soft facility management, dalle pulizie al portierato fino al waste management (raccolta e suddivisione di rifiuti)».

L’amministratore delegato Marco Decio racconta il successo di Service Key Group, realtà nata a Padova nel 2022, dove ha una delle sue tre sedi oltre a Milano e Roma.

Il rapido sviluppo del business è espresso dai numeri: il gruppo, controllata dalla piattaforma internazionale di private equity Emk Capital, ha chiuso il 2024 con oltre 160 milioni di fatturato e 7500 dipendenti, di cui circa 2500 solo in Veneto.

«Quest’anno puntiamo a superare i 200 milioni di euro con Ebitda superiore al 10% ma ciò che più conta è che vogliamo arricchiremo l’organico, con l'obiettivo di raggiungere quota 10mila risorse», anticipa Decio.

Ad alimentare la crescita anche le due recenti acquisizioni: Ecostilla Srl, realtà milanese di soft facility management, e Zirondelli & Regazzi Srl, azienda bolognese di hard facility management, che hanno portato un incremento di oltre 500 collaboratori e un fatturato aggiuntivo di circa 18 milioni di euro.

Operazioni che si aggiungono alle 7 aziende acquisizioni degli ultimi 16 mesi, che insieme alle due più recenti hanno portato un giro d’affari aggiuntivo di oltre 90 milioni di euro. Tra queste 4 realtà venete: La Brugnatti Srl (Rovigo) nel settore dell’hard facility management, La Campione Srl (Mestre), Solaris Puliemme (Vicenza) e L’Igienica SpA (San Giovanni Lupatoto, Verona), attive nel soft facility management.

«Ci stiamo sviluppando su tutto il territorio nazionale, dove abbiamo oltre 8.000 cantieri attivi, di cui 2.000 contratti nel Triveneto, tutti nel settore B2B non residenziale».

La forza del progetto consiste anche nella manutenzione predittiva: «Tramite la tecnologia e l’AI riusciamo a pianificare gli interventi nel mondo meno invasivo possibile per l’operatività delle aziende, grazie ad uno staff di ingegneri e manutentori impegnati ogni giorno nelle sedi dei nostri clienti».

I prossimi obiettivi sono ambiziosi: «Abbiamo in programma nuove acquisizioni, anche in Veneto. Per noi il capitale umano è strategico quindi acquisiamo aziende integrando l’organico e a volte rafforzandolo». Il gruppo punta a raggiungere 600 milioni di ricavi nel 2029.

Riproduzione riservata © il Nord Est