Semestrale da 146 milioni e investimenti per Bofrost

Fatturato stabile rispetto allo scorso anno per l’azienda di San Vito al Tagliamento. L’Ad Tesolin: «Testiamo a Milano un progetto pilota esportabile in Europa»
Elena Del Giudice

Con una semestrale a 146 milioni di euro, Bofrost si incammina verso la chiusura dell’esercizio 2023/24 con ricavi sostanzialmente in linea con quelli del 2022/23, e consolidando buona parte della crescita record conseguita nel biennio della pandemia, anni 2020/21, nei quali l’incremento era stato del 28% nel raffronto con il 2019. A determinare la variazione a doppia cifra erano state le restrizioni imposte dal Covid che avevano spinto a scoprire, e riscoprire, le specialità surgelate offerte dall’azienda pordenonese. Un’offerta che si è arricchita più di recente anche di prodotti freschi.

«Possiamo dire - è la considerazione dell’Ad di Bofrost Italia Gianluca Tesolin - che la spesa alimentare a domicilio è ormai entrata stabilmente nelle abitudini degli italiani. La qualità e la bontà dei prodotti, uniti all’eccellenza del servizio, rappresentano le chiavi di un successo che ci spinge a continuare a investire per crescere, estendere la rete vendita, arricchire il catalogo e investire in tecnologie e infrastrutture all’insegna della sostenibilità».

Bofrost Italia conferma i propri piani strategici che prevedono investimenti «innanzitutto nelle persone», chiarisce Tesolin. Nel semestre sono 251 le persone assunte, per lo più commerciali e venditori che si occupano della vendita e della consegna dei prodotti; altri 250 ingressi sono previsti da qui a febbraio 2024. Ai nuovi assunti «offriamo percorsi di formazione qualificati, welfare aziendale, flessibilità e strumenti di lavoro sempre più smart e digitali. Questo anche con l’obiettivo di ingaggiare i giovani e presentare il lavoro in Bofrost come una possibilità di crescita e realizzazione personale», ancora l’Ad.

Oltre alle consuete modalità di offerta dei propri prodotti, Bofrost Italia ha inaugurato - per ora a Milano ma, se i risultati saranno in linea con le attese, saranno presenti anche in altre città e non solo d’Italia - i “Bofrost Point”, un punto di contatto con la clientela cittadina per presentare prodotti e servizio Bofrost, anche grazie a degustazioni e servizi di asporto e delivery.

Si arrochisce sempre più la gamma dei prodotti: nell’ultimo catalogo sono 460 le specialità tra cui una trentina di novità assolute, e proposte per chi segue regimi alimentari speciali, vegano piuttosto che vegetariano, e attenti alle esigenze di chi non può assumere determinati alimenti (glutine piuttosto che lattosio). Inoltre la linea prodotti freschi sta riscuotendo un discreto successo tanto da rappresentare il 10% del fatturato del gruppo.

Sempre rispetto agli investimenti, che intercettano oltre una ventina di milioni di euro, sono orientati alla sostenibilità, a partire dalle modalità di consegna dei prodotti per ridurre i chilometri percorsi, e di conseguenza le emissioni.

E coinvolgono le filiali (una sessantina in Italia) con piani di restyling che prevedono l’installazione di impianti fotovoltaici (che già oggi garantiscono il 15% del fabbisogno energetico di Bofrost) e innovativi impianti di refrigerazione a CO2: il piano di rinnovo ha già coinvolto, oltre alla sede centrale, circa quaranta filiali e procede. «Il nostro obiettivo - conclude Tesolin - è la crescita sostenibile – conclude Tesolin –. Un approccio che non viene meno, anzi si rafforza nei periodi più complessi».

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