Marabese: «Seingim avanza nell’energia e punta sulle infrastrutture tedesche»

La società di servizi di ingegneria di Ceggia prevede una ripresa del mercato europeo. «Nel 2025 ricavi a quota 55 milioni»

Federico Piazza

 

C’è tanta energia nei piani per il prossimo futuro di Seingim, la società veneziana di servizi di ingegneria multidisciplinare fondata nel 1997 da Fabio Marabese. Per rafforzarsi nell’ambito degli impianti di generazione, reti elettriche ed efficienza energetica nel 2019 l’azienda di Ceggia ha acquisito il ramo Energy di Rina Consulting. Il mercato delle infrastrutture legate alla transizione energetica si affianca quindi a oil&gas, industriale, infrastrutture di trasporto ed edifici. E promette bene in tutta Europa.

L’Italia oggi rappresenta l’85% del fatturato consolidato di Seingim, che nel 2024 ha raggiunto i 45 milioni di euro. L’espansione è costante anche come personale, arrivato a 550 unità. Sedi operative sono presenti anche in Svizzera, Germania, Arabia Saudita e Kazakistan. In particolare, spiega il presidente Marabese, grande è il potenziale della Germania con il maxi piano da 500 miliardi di euro di investimenti pubblici in infrastrutture.

Fabio Marabese, fondatore di Seingim
Fabio Marabese, fondatore di Seingim

Seingim continua a crescere anche nel 2025 nonostante il contesto economico incerto?

«Siamo molto soddisfatti. Abbiamo chiuso il primo semestre con circa 25 milioni di euro di ricavi a livello di gruppo e puntiamo a chiudere l’anno a 55 milioni con 80 milioni di euro di backlog di progetti. Riteniamo che questa tendenza positiva si protrarrà anche nel 2026 e oltre, sia in Italia che nei mercati esteri dove siamo presenti, in particolare grazie all’esigenza forte e generalizzata di aggiornare e potenziare le infrastrutture. Continuiamo ad aumentare anche le assunzioni di personale in maniera mirata a livello geografico e qualitativo».

Quanti ingegneri e personale tecnico avete e quanto è difficile per una società di ingegneria multidisciplinare come la vostra trovare profili professionali adeguati?

«Oggi sono circa 450. Nei mercati italiano e tedesco, soprattutto su piazze competitive come Milano, Roma e Monaco di Baviera, è diventato sempre più complesso reperire e trattenere i profili tecnici senior. Questo è dovuto a un insieme di motivi: la sempre più marcata carenza di personale specializzato come ingegneri elettrici ed energetici, la dinamicità del mercato del lavoro di riferimento e la tendenza crescente a delocalizzare le attività progettuali meno sofisticate in paesi dal costo del lavoro inferiore trattenendo invece in Europa quelle più complesse».

In che ambito ci sono le prospettive migliori?

«Il settore che crescerà maggiormente nei prossimi anni è quello infrastrutturale e dell’energia in senso ampio. In Europa, per esempio, buona parte delle opere realizzate nel secolo scorso sono obsolete o quasi a fine vita e dovranno essere rigenerate. Saper progettare e realizzare a regola d’arte reti energetiche e di trasporto intelligenti ed efficienti significherà avere successo sul mercato e poter continuare a crescere. Per fare questo è necessario investire sulle tecnologie e i software più avanzati in grado anche di integrare l’attività di progettazione con algoritmi di AI, saper esprimere qualità tecniche superiori alla media ed essere competitivi rispetto alla concorrenza».

Quindi avete fiducia nella ripresa in Europa?

«I mercati europei, inclusi quello italiano dove siamo nati, sono più maturi rispetto a quelli dell’Asia e del Medio Oriente. Certamente negli ultimi anni l’attività delle imprese di ingegneria italiane ha beneficiato molto degli investimenti Pnrr. Come operatori del settore auspichiamo quindi a breve altri interventi strutturali del medesimo tenore».

Come va la Germania?

«Abbiamo vissuto il rallentamento degli ultimi anni e percepito uno stallo negli investimenti e nel mercato del lavoro tedesco. Ma seguirà sicuramente una forte ripresa già a partire dalla fine del 2025 e saremo pronti a coglierne le opportunità. Fino ad oggi in Germania abbiamo operato soprattutto nel settore delle costruzioni civili e oggi stiamo preparando l’espansione nel mercato delle infrastrutture energetiche, con particolare riguardo agli impianti di generazione e trasporto di elettricità».

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