Scandaletti, piccola e non vuole crescere

La giusta dimensione della qualità, nel rispetto dei tempi e delle competenze di chi lavora per realizzare progetti su misura contesi ai quattro angoli del globo. Per la piccola Scandaletti Sas di Vigonza a Padova, 14 dipendenti e un fatturato intorno al milione di euro, l'export non è una prerogativa delle grandi aziende e neppure di chi si mette in competizione con le altre imprese globali del mobile tagliano i costi e efficientando i processi produttivi.
Nella piccola azienda artigiana del Padovano, i ritmi di lavoro e i salari dei dipendenti sono tutt'altro che stretti. Se si vuole uscire a fumare una sigaretta non occorre chiederlo, gli orari sono compatibili con le esigenze di ciascuno e la pressione sui tempi di consegna non è alta.
Professionalità ai massimi livelli
In cambio però in Scandaletti la professionalità è ai massimi livelli, come la qualità delle realizzazioni, riconosciute e ricercate dai migliori studi di architettura del mondo. Studi internazionali che si appoggiano alla piccola azienda di Vigonza alle porte di Padova quando si trovano alle prese con soluzioni uniche per le residenze principesche dei grandi della Terra.
«Non possiamo fare nomi, nel nostro segmento di mercato la privacy dei clienti è uno dei servizi che ha maggiore valore aggiunto» spiega Enrico Scandaletti, assieme alla sorella Giorgia alla guida dell'impresa fondata dal padre Adriano circa 60 anni fa.
«Proprio ora stiamo lavorando, assieme ad un importante studio di Los Angeles, ad una grande sala cinema privata le cui sedute sono pienamente integrate nel sistema architettonico. Uno spazio unico, dalle linee molto morbide, che sarà parte della residenza di un cliente indiano molto facoltoso. Elaboriamo modalità costruttive e proponiamo materiali specifici sulla base delle esigenze dei designer. Ma oltre all'expertise i nostri clienti cercano artigianalità di eccellenza assoluta e la capacità di mantenere viva una tradizione che non è story telling ma vita professionale vera e vissuta».
Ed i prodotti di Scandaletti hanno spazio sia nelle case di lusso di molti dei vip internazionali che nei grandi musei come il Moma di NewYork, il Design Museum di Kensignton a Londra.
Un biglietto da visita che offre l'opportunità di mantenere fede alla mission aziendale delle origini, quella di produrre divani, letti, tendaggi e oggetti d'arredo su misura. Un approccio sempre in tensione tra tradizione e ricerca che, assieme al passaparola, garantisce all'azienda una solida permanenza in un mercato estremamente competitivo.
«La qualità dei materiali, sempre più legati ad una profonda attenzione per la sostenibilità e la salubrità, è uno degli aspetti che più orientano le nostre scelte quando dobbiamo individuare le materie prime per produrre un divano, un letto o una seduta» spiega Scandaletti.
Documentazione fotografica
«Poi però c'è un altro aspetto che i nostri committenti professionali, gli studi di architettura, ritengono fondamentale: la documentazione fotografica di tutte le fasi della lavorazione. Un mobile di lusso non è un oggetto ma un'esperienza, e possedere un prodotto fatto con le mani e l'intelligenza di artigiani italiani di grande professionalità è un valore aggiunto a cui i nostri clienti non vogliono rinunciare.
Tutto questo arriva dopo l'assoluta perfezione delle lavorazioni. Ecco perché da noi il rispetto per la professionalità è importantissimo e i tempi per fare un mobile non saranno mai quelli dell'industria».
Filosofia da non snaturare
Pure crescendo nel fatturato e nel numero dei dipendenti l'azienda non ha il desiderio di snaturare la propria filosofia. «Nel 2020, anche grazie alla rinnovata attenzione verso la qualità dell'abitare che abbiamo riscontrato tra i nostri clienti italiani e internazionali, siamo cresciuto di circa il 20%» spiega Enrico Scandaletti.
«Ma non abbiamo intenzione di crescere nelle dimensioni molto più di ora. Siamo e continueremo ad essere un'azienda artigiana. Ci teniamo sempre aggiornati su materiali e tecnologie costruttive. Strumenti che ci permettono un approccio che nell'unicità ha il suo senso, il suo prestigio e l'orgoglio del nostro lavoro».
Riproduzione riservata © il Nord Est