Refrion inaugura l’ampliamento della sede

Un piano d’investimenti da 10 milioni di euro per garantire a Refrion, azienda friulana leader di mercato in Europa nel settore degli apparecchi ventilati, nuovi spazi a supporto della crescita dei volumi e del personale. Ieri, a Flumignano di Talmassons, è stato inaugurato un ampliamento di 6.000 metri quadri che porta la superficie totale degli stabilimenti Refrion a 19.000 metri. «E non abbiamo finito - ha esordito il fondatore e amministratore delegato, Daniele Stolfo -: nei 10 milioni di investimento rientra anche una nuova palazzina uffici dotata anche di spogliatoi e refettorio così da garantire nuovi spazi all’aumentato numero di dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno - ha fatto sapere l’Ad - abbiamo assunto 15 nuove persone arrivando a 140 occupati totali». Il nuovo stabilimento consentirà all’azienda di risparmiare sul fronte della logistica, di ridurre le emissioni e aumentare i volumi produttivi. A questo proposito, per il 2024 e il 2025, l’impresa - che in Italia, tra l’altro, ha costruito il primo supercomputer raffreddato solamente ad acqua per il Centro Dati di Leonardo a Bologna - ha già acquisito due rilevanti commesse, del valore di 20 milioni di euro l’una, per altrettante centrali nucleari in Inghilterra.
Dal 2022 Refrion è controllata da Lu-Ve group, realtà di primo piano in Europa nella produzione di scambiatori di calore, forte di 4500 addetti, 1300 di quali in Italia, 20 unità produttive e 620 milioni di euro di fatturato. Un colosso che ha fatto della friulana Refrion - come ieri ha ricordato il Presidente di Lu-Ve Group, Matteo Liberali - il suo centro di riferimento per lo sviluppo dei sistemi adiabatici «di cui siamo leader europei» ha spiegato Stolfo accompagnando in vista all’ampliamento gli ospiti intervenuti, a partire dal governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, dal presidente di Confindustria Alto Adriatico (alla quale Refrion è associata), Michelangelo Agrusti, dal numero uno di Udine e Gorizia Fiere, Antonio Di Piazza, e naturalmente dal sindaco Fabrizio Pitton. «L’ampliamento - ha aggiunto Stolfo - è un importante miglioramento e radicamento per le sfide future». Refrion le coglierà insieme al gruppo Lu-Ve di cui fa parte, un’alleanza salutata con favore dal presidente Fedriga: «Riuscire a coniugare la capacità di mettersi a fianco di qualcuno per continuare a fare impresa guardando al futuro con l'obiettivo di presidiare il territorio dove un'azienda è nata e cresciuta, testimonia volontà e visione per nulla scontate e per cui la Regione è grata e orgogliosa. Refrion ha saputo stringere alleanze per crescere valorizzando la capacità produttiva del territorio».
Se il presente fa i conti una congiuntura economica non delle più favorevoli, Refrion si avvia a chiudere un anno con l’ennesimo segno più. «Prevediamo di attestarci a 40 milioni di euro di ricavi contro i 34 del ’22 e con una marginalità importante di circa il 15% sul fatturato» ha anticipato ieri il Ceo pur guardando con un misto di attenzione e preoccupazione l’orizzonte: «Siamo un’azienda che esporta il 90% dei suoi prodotti. È chiaro che l’embargo russo, la frenata tedesca e gli effetti del superbonus ormai agli sgoccioli sul mercato interno avranno per noi qualche ripercussione».
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