Pastificio Soldati, con i nuovi soci alla conquista degli chef stellati

Dalla pasta per gli autogrill ai prodotti per la ristorazione. Così si è rilanciata l’azienda di Villa Santina (Udine) dopo i momenti difficili del Covid

La pasta colorata di Sapori Antichi
La pasta colorata di Sapori Antichi

Dal piccolo paese carnico che ospita l’azienda – poco più di 2 mila abitanti, 363 metri di quota sul livello del mare – alle tavole di alcuni dei più blasonati ristoranti italiani.

È il viaggio che compie, da un paio d’anni a questa parte, la pasta bianca prodotta a Villa Santina da Sapori Antichi, azienda rilevata nel 2016 dalla famiglia Soldati: a guidarla è Federico (figlio di Franco Soldati, presidente dell’Udinese Calcio spa) che ha assunto il ruolo di amministratore delegato, indirizzando l’impresa su un percorso di crescita, ma soprattutto di rebranding – a partire dal nome: oggi si chiama Pastificio Soldati – dopo il duro colpo che le è stato inferto dal Covid.

Un percorso così convincente, al pari del prodotto, amato da diversi chef stellati, da essersi conquistato l’attenzione di due investitori, da poco divenuti soci al 25% della società.

Si tratta dello spagnolo Carlos Fernández Villena e di Fabrizio Salati, ex manager della multinazionale americana Jbt (pruduce impianti per il food con un fatturato di 2 miliardi di dollari) che hanno deciso di mettere a frutto le proprie competenze e investire in piccole imprese promettenti nell’ambito agroalimentare.

I forni di essiccazione della pasta
I forni di essiccazione della pasta

 

La prima operazione risale all’inizio dell’anno, quando hanno rilevato l’80% di Villa Food, a Villa Santina. Da lì a Sapori Antichi gli è bastato attraversare la strada. Con Soldati c’è stato subito grande feeling, tale da portare nel giro di pochi mesi all’ingresso in società dei due investitori, che hanno sottoscritto un aumento di capitale da 400 mila euro, facendo proprio il 25% dell’azienda.

«Hanno visto nell’impresa un’occasione di crescita e in me una figura trasversale, adatta sia a guidare il pastificio che a dare un contributo commerciale a Villa Food – fa sapere Soldati –. Quanto a loro, saranno fondamentali sia dal punto di vista produttivo e gestionale». Decisivi nell’imprimere all’azienda la spinta per raggiungere gli obiettivi che si è posta a medio termine: «Puntiamo a passare dal fatturato previsto per quest’anno, pari a 1,4 milioni, a 2 milioni entro i prossimi tre anni» annuncia l’Ad.

Federico Soldati, amministratore delegato di Sapori Antichi
Federico Soldati, amministratore delegato di Sapori Antichi

Nonostante le piccole dimensioni (occupa 14 persone), il pastificio esporta i suoi prodotti in 27 Paesi, che valgono circa la metà dei ricavi, il resto è frutto del mercato interno. Molto cambiato nel corso degli ultimi quattro anni, da quando gli effetti del Covid si sono abbattuti sull’azienda, costringendola a ripensarsi, pena chiudere.

«Nel 2020 producevamo praticamente solo pasta colorata, che vendevano in particolare ai turisti stranieri, sia nelle città balneari del Nord Est, che nei punti vendita lungo la rete autostradale – ricorda Soldati –. Quando la pandemia ha bloccato il turismo ci siamo ritrovati a fare i conti con un drastico calo del fatturato e abbiamo dovuto inventarci qualcosa per non chiudere. Cosa? Abbiamo provato a produrre pasta bianca. Nell’arco di 8 mesi – continua il manager – ci siamo riusciti, talmente bene che si è avvicinata la ristorazione».

La pasta bianca di Sapori Antichi che piace agli chef stellati
La pasta bianca di Sapori Antichi che piace agli chef stellati

Quella alta, quella che brilla. «Oggi lavoriamo con nove ristoranti stellati – fa sapere ancora Soldati – tra i quali la Locanda Margon di Lunelli o Impronte a Bergamo, ma anche locali che, pur senza stelle, sono punti di riferimento nel panorama della ristorazione nazionale, come la Langosteria a Milano, Sora Lella a Roma, e internazionale, come Harrod’s a Londra, solo per citarne alcuni».

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