Operai in corteo a Bolzano per difendere la Valbruna. «Il bando Ue va ritirato»

Oltre duemila metalmeccanici hanno manifestato per il futuro dello stabilimento, 600 arrivati da Vicenza. Kompatscher: «Fatto tutto il possibile per mantenere l’azienda sul territorio»

La redazione

Nelle vie di Bolzano corteo di 2 mila operai a difesa delle acciaierie Valbruna. La manifestazione è stata indetta dai sindacati confederali alla luce delle preoccupazioni per il futuro dello stabilimento. Dallo stabilimento Valbruna di Vicenza sono arrivati 600 lavoratori. I manifestanti hanno portato per le vie della città una bara bianca per simboleggiare la fine del settore siderurgico a Bolzano. Su uno striscione a inizio corteo si leggeva "Salviamo le acciaierie Valbruna".

Nelle scorse settimane la Giunta provinciale aveva annunciato una gara per il diritto di superficie sul terreno oggi occupato dalle acciaierie. Il governatore Arno Komptascher ha difeso questa scelta come unica via percorribile rispettando le norme Ue e il ministro delle Imprese Urso ha prospettato un approfondimento su un'eventuale Golden Power.

I sindacati dal canto loro chiedono il ritiro del bando europeo, indetto nelle scorse settimane dalla Provincia autonoma, e l'assegnazione diretta alla Valbruna. «Con la Valbruna scomparirebbe un pezzo di Bolzano», è stato detto, ricordando che anche in Val d'Aosta fu evitato un bando europeo. I sindacati hanno accusato la Provincia di mettere a rischio oltre 500 posti di lavoro, come anche il futuro «di una delle ultime aziende sane di proprietà di italiani nel nostro Paese».

Il corteo è partito alle 9.30 dalla Valbruna in zona industriale e ha attraversato la città per terminare in piazza Magnago, davanti al palazzo della Giunta provinciale, dove è avvenuto un incontro fra i vertici della Provincia e le rappresentanze sindacali. Dopo la manifestazione una delegazione di metalmeccanici ha infatti incontrato il vice governatore Marco Galateo (FdI).

Questi ha ribadito la sua vicinanza alle istanze sollevate dagli operai, che nel frattempo continuavano la manifestazione in piazza Magnago. Galateo ha sottolineato l'importanza del sito bolzanino per il reparto siderurgico in Italia. In presenza dei sindacati ha firmato il parere positivo della Provincia di Bolzano del piano di investimenti per 143 milioni di euro presentato da Valbruna per i due siti di Vicenza e Bolzano a Invitalia, l'agenzia nazionale per lo sviluppo.

I sindacalisti hanno ribadito la necessità di ritirare il bando europeo e di tornare al tavolo di discussione con tutte le parti interessate. A Bolzano, come detto, hanno manifestato anche 600 metalmeccanici giunti dallo stabilimento di Vicenza. I sindacati temono infatti gravi ripercussioni di un'eventuale chiusura di Bolzano anche sul sito veneto.

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. «Abbiamo fatto tutto il possibile – ha detto – per mantenere la Valbruna a Bolzano. Non è vero che ci siamo svegliati solo adesso, ma l'assessore sta seguendo la questione da un anno e mezzo». Kompatscher ha ricordato che «ben due pareri hanno dato la risposta praticamente identica, escludendo una trattativa diretta per il rinnovo della concessione, ovvero il parere dell'avvocatura della Provincia autonoma e quello dell'avvocatura di Stato».

Il governatore ha inoltre ribadito che il bando europeo prevede punteggi per il mantenimento delle attività siderurgiche, per la tutela dei posti di lavoro e per interventi ambientali. Infine Kompatscher ha chiarito che «un'eventuale procedura Golden Power è di esclusiva competenza di Roma e potrebbe scattare solo dopo il bando, in caso di un eventuale rischio strategico nazionale».

 

 

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