Officina Stellare, accordo con l’americana Skyloom
L’accordo prevede la costituzione in Italia di una newco, interamente controllata da Officina Stellare, e la realizzazione in Veneto di un impianto produttivo. Il mercato dei terminali di volo ha un valore complessivo di 12 miliardi

Officina Stelare, società vicentina che progetta e produce strumentazione opto-meccanica di eccellenza per aerospazio, ricerca e difesa, ha firmato un accordo tecnologico, di licenza, con l'americana Skyoom, pioniera nei servizi di trasporto dati spaziali multi-orbita e nelle tecnologie di comunicazione laser, per lo sviluppo del Progetto Skyloom Europe.
L'obiettivo è la commercializzazione di tecnologie e servizi di comunicazione ottica e prevederà la costituzione in Italia di una newco, interamente controllata da Officina Stellare e la realizzazione di un impianto produttivo ad elevata capacità. Il Progetto Skyloom Europe si colloca in un segmento di mercato caratterizzato da una crescita significativa, spinta dalla domanda globale di infrastrutture orbitali per le comunicazioni..
Secondo le stime elaborate da Euroconsult, entro il 2031 si prevede un fabbisogno di circa 60.000 terminali di volo, per un valore complessivo che di circa 12 miliardi di Euro. A tale prospettiva si aggiungono ulteriori opportunità derivanti dal settore della Difesa, particolarmente interessato all’elevato livello di sicurezza offerto da questa tecnologia, nonché dalle applicazioni in ambito suborbitale, incluse le comunicazioni con velivoli e droni.
L'impianto di produzione sarà basato in Veneto, nelle vicinanze della sede di Officina Stellare di Sarcedo (Vicenza). Il nuovo stabilimento sarà destinato alla realizzazione di terminali ottici di volo per applicazioni di intersatellite link terra-orbita ed orbita-orbita, sia ordinarie che criptate tramite codifica quantistica (QKD) e per servizi di GEO-relay, un sito gemello di quello in Colorado, la cui produzione è destinata anche agli importanti programmi di sviluppo di comunicazione ottica dell'SDA (Space Development Agency) americana.
Il progetto, spiega una nota, si colloca in un segmento di mercato caratterizzato da una crescita significativa, spinta dalla domanda globale di infrastrutture orbitali per le comunicazioni. Secondo le stime elaborate da Euroconsult, entro il 2031 si prevede, infatti, un fabbisogno di circa 60.000 terminali di volo, per un valore complessivo che di circa 12 miliardi di euro.
«Entrare nel mercato delle telecomunicazioni avanzate in orbita segna una pietra miliare per Officina Stellare. Con Skyloom Europe, stiamo espandendo i nostri orizzonti oltre l'aerospazio e la difesa, posizionando la nostra azienda all'avanguardia della connettività sicura di nuova generazione» commenta Giovanni Dal Lago, presidente Esecutivo di Officina Stellare.
«Questa impresa rafforza la catena di approvvigionamento dell'Unione Europea, favorisce opportunità di co-sviluppo e apre le porte a nuove iniziative congiunte nella connettività a banda larga. Per i nostri partner strategici, Skyloom Europe crea un punto di accesso ad alto impatto in uno dei settori dell'economia spaziale in più rapida crescita» sottolinea invece Eric Moltzau, Chief Strategy e Commercial Officer di Skyloom Global Corporation.
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