Nidec punta su Monfalcone per i motori dell’Oil&gas
Previsti un aumento della capacità produttiva e investimenti in automazione. Il gruppo è al lavoro anche per ridurre il consumo energetico dello stabilimento

Aumento della capacità produttiva e investimenti in automazione. Nidec Conversion, multinazionale del colosso giapponese Nidec da 17 miliardi di dollari di ricavi, punta su Monfalcone per accelerare la decarbonizzazione del mondo oil & gas e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si è data nel suo primo bilancio di sostenibilità, appena pubblicato.
Nel sito giuliano, ex Ansaldo, la società progetta e produce grandi motori elettrici e generatori, destinati in particolare ad ambienti ad alto carico. Il sito, che impiega 400 persone, «svolge un ruolo chiave nella decarbonizzazione del settore oil & gas», assicura Mickael Demion, industrial director del plant di Monfalcone. «Oggi i nostri sistemi di azionamento elettrico stanno via via sostituendo turbine a gas e a vapore. I sistemi ad alta velocità per compressori, infatti, offrono un’efficienza significativamente maggiore, oltre a contribuire alla riduzione delle emissioni di CO₂».
A differenza delle altre sedi del gruppo, dedicate all’assemblaggio, lo stabilimento di Monfalcone ha un peso importante in termini di “impronta” ambientale: da solo rappresenta circa il 57% del consumo energetico aziendale totale. È, quindi, un tassello centrale del piano di sviluppo strategico al 2028 del gruppo, che delinea 48 azioni chiave e specifici target da raggiungere nei prossimi anni.
Solo per stare agli impegni sul fronte ambientale, Nidec punta alla riduzione del 33% dei consumi idrici e del 42% delle emissioni di CO₂ al 2028, al raggiungimento del Net zero in termini di emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) al 2040 e alla riduzione del 25% delle emissioni lungo la catena del valore (Scope 3) al 2030.
«Abbiamo messo in piedi sistemi complessi di riciclo e recupero dell’energia elettrica usata per testare i motori, che ci permettono di abbattere i consumi di energia elettrica e le emissioni. In seguito a un audit energetico – spiega Simone Cascioli, global Hse & Esg director – abbiamo poi individuato ulteriori spunti di miglioramento sia nella gestione delle acque sia nella possibilità di installare pannelli solari. Da qui al 2028 vorremmo portare all’80% l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili».
Il team di Cascioli sta lavorando anche sul life cycle assessment. L’obiettivo è far sì che nel 2028 la metà dei prodotti realizzati negli stabilimenti del gruppo porti con sé una sorta di dichiarazione di impatto ambientale. «I nostri clienti iniziano a sentire l’esigenza di conoscere la carbon footprint del prodotto dalla culla alla tomba: la percentuale di riciclabilità, la durata di vita, la possibilità che sia aggiustato o riparato. E noi ce ne facciamo carico», prosegue Cascioli.
Nel 2026 verranno installati sui tetti dello stabilimento di Monfalcone pannelli fotovoltaici in grado di coprire il 30-40% del fabbisogno energetico del plant. «È in programma anche la costruzione di un nuovo banco prova per testare i nostri motori in condizioni reali fino a 14 mw in circuito chiuso, il che ridurrebbe ulteriormente il consumo energetico generale dello stabilimento», aggiunge Demion. Che anticipa la previsione, «nell’ottica di rimanere sempre competitivi nel settore», anche di un aumento della capacità produttiva per motori di medie e grandi dimensioni, compresi tra le 80 e le 120 tonnellate, e investimenti in nuove attrezzature per incrementare l’automatizzazione del sito.
Nel 2025 tutti gli obiettivi finanziari prefissati sono stati raggiunti. «L’inizio del 2026 sembra più sfidante, poiché il mercato è leggermente in calo a causa della situazione geopolitica internazionale, ma ci aspettiamo comunque una ripresa nella seconda metà dell’anno», prosegue il direttore del plant.
«Questa fase sarà per noi un’opportunità per crescere e investire nelle nostre attrezzature industriali e migliorare ulteriormente i nostri processi. Oltre che sulle tecnologie e innovazioni, però, il nostro obiettivo è investire sulle persone. In questo periodo stiamo incontrando difficoltà nel trovare giovani risorse – conclude Demion – vorremmo, perciò, lavorare maggiormente sull’attrattività nei confronti delle nuove generazioni e sulla formazione, per motivare le risorse a crescere all’interno della nostra azienda».
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