MwFep in corsa punta a 110 milioni Testa: «Innovativi e competitivi»

L’azienda elettronica di Ronchi fa il pieno di commesse. Ha chiuso il 2022 a 94 milioni di ricavi. 

Maura Delle Case

GORIZIA Il fenomeno post Covid del ritorno a casa delle produzioni, innescato dalla necessità di accorciare le catene di fornitura e riacquisire il controllo della filiera produttiva, non si esaurisce nell’avvicinamento delle attività manifatturiere, passa anche da un rilancio della competitività di chi, da casa, non si è mai spostato e oggi scopre d’avere una marcia in più.

E’ il caso della Mw.Fep di Ronchi dei Legionari, azienda nata nel 2007 dalla fusione di due storiche società, la Mw e la Fep, acquisite e poi integrate dalla famiglia Fanelli (Msg group). Oggi l’azienda conta su due stabilimenti produttivi, uno a Ronchi dei Legionari, dove ha anche la sede legale, e uno a San Giovanni in Persiceto (Bo), occupa complessivamente 445 persone e ha mandato in archivio il 2022 con ricavi in forte accelerazione. Dopo un 2021 chiuso a 65 milioni di euro contro i 67 dell’anno precedente, ne ’22 l’azienda isontina ha messo a segno 94 milioni di euro di turnover, in crescita di oltre il 44% sul ’21, e si avvia a traguardare i primi sei mesi dell’anno in corso con 60 milioni di ricavi. Una crescita, quella del fatturato, alla quale si accompagna anche un balzo in avanti dell’Ebitda, previsto per quest’anno a quota 8% sui ricavi, in netto miglioramento rispetto al 2,5% degli scorsi anni. Un trend che trova conferma nel piano industriale e nel portafoglio ordini, che a dispetto del periodo d’incertezza, guarda oggi ben oltre l’anno come spiega il presidente della società, Chicco Testa. «Al momento abbiamo una visibilità di un anno e mezzo sull’ordinato, abbiamo riempito la nostra catena verso la clientela per 15 mesi, con ordini che arrivando anche fino a 18. Di fatto abbiamo già coperto tutto il 2024».

Mw.Fep produce come detto schede elettroniche, «elementi essenziali - per dirla con Testa - in una miriade di settori»: dalla difesa all’avionica, dalle telecomunicazioni al medicale, dal ferroviario al settore audioprofessionale. «Abbiamo tutte le certificazioni necessarie, anche quella Esg - spiega Testa -. Nell’ultimo biennio abbiamo investito 8 milioni di euro in nuovi macchinari e in più avanzati sistemi informatici». Una nouvelle vague sostenuta dall’aumento di capitale realizzato nel 2020 per un valore di 4 milioni di euro, attuato per metà dalla Holding Msg e per la restante metà da Friulia, la Finanziaria della Regione Fvg, che ha così confermato la sua presenza nel capitale sociale di Mw.Fep (dov’è presente dal 2008) con una quota pari al 13%. L’operazione si è accompagnata a un piano industriale che in termini di ricavi prevede un balzo entro il 2024 a 110-120 milioni di euro. Obiettivo che Mw.Fep ha già nel mirino. La progressione di ricavi ed Ebitda restituisce un’azienda in pieno sviluppo, nonostante le difficoltà della congiuntura e i competitor che poco oltre il confine orientale offrono prodotti simili a prezzi nettamente inferiori, grazie a un costo del lavoro nemmeno paragonabile al nostro.

A fronte di questo scenario, Mw.Fep cresce. «Questione di competitività» spiega Testa. «Siamo un settore a forte innovazione, dove certo il costo del personale è importante e a questo proposito mi sento di evidenziare le ottime relazioni sindacali che abbiamo in azienda e che ci danno la flessibilità necessaria. La cosa più importante però per continuare a essere competitivi è il rapporto di fiducia e vicinanza che abbiamo con i clienti: oggi hanno bisogno di essere assicurati sui tempi e sulla qualità. Non ci chiedono sconti sul prezzo ma la certezza dei tempi di consegna, della qualità e delle quantità previste».—

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