Moda sotto l’assedio dell’ultra fast fashion cinese: «Non rispetta le regole»
L’allarme di Sburlati (Confindustria Moda) e di Favaretto Rubelli (Confindustria Veneto Est) alla presentazione del Venice Sustainable Fashion Forum in programma alla Fondazione Cini

Assediati dall’ultra fast fashion cinese. È un grido d’allarme, quello del settore della moda made in Italy, in occasione della presentazione a Milano della quarta edizione del Venice Sustainable Fashion Forum 2025, che si terrà alla Fondazione Cini di Venezia il 23 e 24 ottobre prossimi.
«Il nostro sistema moda è sotto attacco». Questo l’esordio di Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda. «Nei primi sei mesi del 2025 – continua Sburlati - il nostro export flette del 4% circa mentre l'import sale del 6% con la Cina che da sola fa il più 18%. Proprio dalla Cina arrivano ogni giorno quasi un milione di pacchi singoli senza dazi, senza costi doganali, e spesso evitando l'Iva. Si tratta spesso di prodotti del fast fashion e soprattutto dell'ultra fast fashion».
«In Francia, che pure vive una stagione politica tra le più difficile della sua storia, l'Assemblea nazionale e il Senato hanno votato all'unanimità una legge che, dopo avere definito in maniera chiara cos'è l'ultra fast fashion, ha introdotto una tassa su ogni pacco singolo in arrivo e ha fatto divieto di pubblicità ingannevole sui social. Non possiamo essere l'unico continente permeabile all'ingresso di merci che non rispettano le regole alle quali le nostre imprese sono soggette, in termini di sostenibilità ma pure sulla salubrità stessa dei prodotti e dei processi».
Un assalto cinese che avviene proprio mentre gli imprenditori del made in Italy ragionano di come lavorare insieme per rendere più sostenibile una filiera che, secondo i dati citati proprio dal presidente di Confindustria Moda Sburlati, occupa in Italia oltre 1 milione di persone e vale circa il 5% del Pil nazionale. Un settore in cui il Veneto è tra i protagonisti a livello nazionale e internazionale: secondo dati di Confindustria Veneto Est il fashion regionale era capace di 5,5 miliardi di euro di export nel mondo nel primo semestre del 2024, pari a oltre il 17% del valore complessivo di quello italiano.
«Nonostante le attuali difficoltà» ha aggiunto Andrea Favaretto Rubelli, vicepresidente del Sistema Moda di Confindustria Veneto Est «il nostro sistema accoglie la sfida della sostenibilità. Ma per farlo è necessario armonizzare norme e processi a livello nazionale ed europeo con regole e pratiche condivise sulla Responsabilità Estesa del Produttore fino ai sistemi di auditing lungo la filiera, e stabilire un patto che garantisca tracciabilità e legalità lungo tutta la catena».
«Un sistema di regole chiare e controlli efficaci per difendere e valorizzare il nostro settore alle prese con fenomeni di distorsione della concorrenza che arrivano da piattaforme di e-commerce extra Ue che alimentano la moda ultra-veloce. Un dumping che nel primo semestre 2025 ha provocato un aumento dell’import di prodotti tessili dalla Cina del 9%, a fronte di un calo del 4,5% dell’export dal Veneto».
Questo e altri ancora i temi all’ordine del giorno di una quarta edizione del Venice Sustainable Fashion Forum che vedrà la partecipazione dell’intera filiera del settore: dalla filatura fino alla finanza. «Un riferimento internazionale del confronto sui temi chiave per il futuro del settore», lo definisce Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est.
Oltre all’atteso contributo dei ministri delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, i cui interventi sono in programma ma ancora non confermati, l’evento darà spazio alle considerazioni delle manager Géraldine Vallejo (direttore sustainability programs & innovation di Kering) e di Chiara Morelli (direttore sustainable operations & product compliance di Prada Group), ai rappresentanti della finanza al servizio del Made in Italy ma anche agli imprenditori attivi, a tutti i livelli, in un ecosistema di eccellenza alle prese, ancora una volta, con le sfide di un mercato globale in costante cambiamento.
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