Metinvest e Danieli: alleanza per una acciaieria green in joint venture in Italia

Non si fa cenno al luogo in cui sorgerà, ma una certezza dopo mesi alla fine c’è: l’impianto siderurgico per la produzione di acciaio verde che Metinvest ha in animo di costruire sarà realizzato in Italia e a progettalo e realizzarlo sarà il gruppo Danieli. Lo ha fatto sapere ieri il colosso siderurgico ucraino insieme alla multinazionale di Buttrio annunciando l’intenzione di costituire una joint venture per la produzione di acciaio “verde” in Italia e precisando che al momento sono in corso studi ambientali ed economici per identificare un sito adatto al futuro impianto.

Il Capex totale dell’investimento è stimato in via preliminare in oltre 2 miliardi di euro e il finanziamento sarà sostenuto da istituzioni finanziarie internazionali e da banche europee statali e private.
L’impresa comune rappresenta un passo importante nella transizione verde di Metinvest. Oltre alla modernizzazione ambientale delle acciaierie ucraine e all’aumento della produzione di pellet Dri a Kryvyi Rih, il nuovo sito italiano svolgerà un ruolo significativo nella trasformazione ambientale del gruppo, dell’Ucraina e dell’Unione Europea.

Al netto del sito, il nuovo stabilimento sarà basato sul forno elettrico ad arco (EAF) e dalle più avanzate tecnologie sostenibili di produzione dell’acciaio fornite dal gruppo Danieli. Le materie prime, tra cui il pellet Dri, proverranno dai siti di estrazione del minerale di ferro di Metinvest a Kryvyi Rih contribuendo a riportare l’utilizzo dei siti, che oggi lavorano a capacità ridotta causa il blocco dei porti ucraini e della perdita del controllo operativo sugli impianti di Mariupol, ai livelli ante conflitto. «Abbiamo pianificato la costruzione di un nuovo impianto di produzione di acciaio verde molto prima dell’inizio dell’invasione russa su larga scala – spiega Yuriy Ryzhenkov, amministratore delegato di Metinvest –. Le ostilità in corso e il blocco dei porti ucraini per i prodotti siderurgici e minerari hanno accelerato questo progetto, che assicurerà il mercato per i nostri prodotti, darà lavoro a migliaia di dipendenti in Ucraina, aumenterà le entrate fiscali e garantirà un sostegno a lungo termine all’economia del Paese. L’impresa italiana sarà il primo passo importante della nostra cooperazione con il gruppo Danieli nel settore dell’acciaio “verde” e crediamo che si estenderà alla transizione verde dell’Ucraina. Mi auguro – ha aggiunto – che sia seguito dalla ristrutturazione ambientalmente sostenibile delle leggendarie Azovstal e Ilyich Steel e da una trasformazione green completa dell’industria siderurgica ucraina, oltre a creare sinergie sia per l’Ue che per l’Ucraina».
Da oltre 15 anni Metinvest possiede e gestisce due impianti di rilaminazione italiani - Metinvest Trametal e Ferriera Valsider - che producono un'ampia gamma di lamiere e coils d’acciaio.

«Questa partnership non riguarda solo lo sviluppo economico per l’Italia e l’Ucraina o solo la transizione verde dell’Europa e la creazione di un’acciaieria ecologica – ha commentato ieri Benedetti –: darà un importante contributo italiano alla ripresa dell’Ucraina nel dopoguerra. Inoltre, siamo certi che i principali architetti italiani contribuiranno con le loro intuizioni creative allo sviluppo di progetti unici di costruzioni in acciaio che si adattano perfettamente al paesaggio del sito. Come gruppo Danieli vediamo questo impianto come una pietra miliare nella corsa all’acciaio verde competitivo e ci auguriamo che venga utilizzato per costruire molte case, scuole e ospedali moderni per tutta la popolazione ucraina».
Riproduzione riservata © il Nord Est