Metalmeccanica Fvg, export in crescita del 6% nel primo trimestre
I dazi non fanno paura: nessuna impresa della regione ridurrà il proprio business internazionale. Si punta alla diversificazione delle destinazioni commerciali. Il presidente del Comet, Sergio Barel: «Servono continuità, visione, coraggio»

In un contesto economico globale sempre più instabile, il sistema metalmeccanico del Friuli Venezia Giulia mostra segnali di reattività e trasformazione.
È quanto fotografa il report “Nuove rotte per la metalmeccanica Fvg: dazi, rischi e adattamento competitivo”, relativo ai dati del settore nel primo semestre 2025, realizzato dal Comet, il Cluster della Metalmeccanica Fvg, in collaborazione con Area Science Park, Intesa Sanpaolo e le Università di Udine e Trieste.
Metalmeccanica Fvg in numeri
Nonostante una lieve contrazione del manifatturiero regionale (-0,3%), la metalmeccanica segna un’inversione di tendenza con una crescita dello 0,9%, confermando il proprio peso stabile nel comparto industriale regionale (46% del totale).
Dall’instant poll realizzato su un campione di imprese appartenenti al Cluster, emerge inoltre una crescente capacità del tessuto imprenditoriale regionale di reagire in modo proattivo ai possibili scenari di instabilità globale, in particolare in relazione all’aumento dei dazi statunitensi.
Il 62% ha già adottato o sta valutando nuove misure per affrontare i cambiamenti geopolitici e i nuovi dazi Usa, puntando su diversificazione dei mercati di sbocco (77%) e sull’apertura di presidi in loco.
Interessante il confronto con il panorama nazionale: nessuna impresa del Fvg dichiara di voler ridurre il proprio business internazionale, a differenza del campione nazionale.

Export
Buono l’andamento dell’export: nel primo trimestre 2025, la metalmeccanica Fvg cresce del +6%, in netta controtendenza rispetto al dato nazionale (-2,7%). L’analisi evidenzia che, tra il 2008 e il 2024, l’export del Friuli Venezia Giulia è cresciuto in modo significativo verso Paesi non tradizionalmente legati a questo settore nella regione. Si tratta di paesi non europei che stanno rapidamente intensificando gli scambi commerciali come Stati Uniti, Canada, Qatar, Cile, Messico, Giappone.
«Le imprese della metalmeccanica Fvg stanno dimostrando una crescente capacità nel saper riformulare le proprie strategie, valorizzando il riassetto delle filiere globali e cogliendo le opportunità legate al reshoring - afferma Saverio Maisto, direttore del Comet -. Il contesto resta però complesso: le ridotte dimensioni di molte realtà aziendali rappresentano un elemento di fragilità da non sottovalutare. In questo quadro, la capacità di ripensare mercati, relazioni e strategie si conferma determinante».
La diversificazione (destinazioni commerciali, fonti di approvvigionamento, modelli di business) secondo Maisto «non è più un’opzione residuale, bensì un percorso necessario».

Conclusioni
«I dati confermano che le imprese della metalmeccanica regionale stanno rispondendo con determinazione alla complessità dello scenario globale - dichiara il presidente del Comet, Sergio Barel -. Il cluster continuerà ad essere a supporto per chi punta ad ampliare la presenza in mercati alternativi investendo in innovazione e relazioni commerciali strutturate, rafforzando le strategie di diversificazione. Servono continuità, visione e coraggio».
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